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Nettuno

I vandali alla casa confiscata assegnata all'associazione per i disabili

Ignoti hanno portato via gli infissi. L'associazione Nati2Volte: "Non permetteremo a dei delinquenti di interrompere i nostri sogni"

Era tutto pronto ma ad "infrangere il "sogno" ci hanno pensato un gruppo di vandali che hanno danneggiato la struttura. Sdegno a Nettuno dove ignoti si sono introdotti nella casa confiscata alla mafia che è stata assegnata all'associazione Nati2Volte che sarebbe stata consegnata in questi giorni. E' destinata a diventare una struttura che si occuperà della formazione e dell’inserimento al lavoro di persone con disabilità. E' accauto la notte di mercoledì quando sono state danneggiate porte, finestre, inferriate ed impianti elettrici della struttura del comune della provincia romana. 

“Un gesto ignobile e deprecabile che colpisce la fascia più debole della nostra popolazione - dichiarano il Sindaco Alessandro Coppola e l’assessore ai servizi sociali Maddalena Noce - un attacco alla legalità e ad un luogo di speranza per tante famiglie che vivono ogni giorno con l’angoscioso pensiero di un futuro incerto per i loro figli. La struttura servirà a dare formazione e ad accompagnare nel mondo del lavoro persone disabili garantendo loro un futuro autonomo e più sereno. Basta solo questo per dare la portata della bassezza del gesto compiuto da persone senza cuore e senza umanità". 

Vandali alla casa confiscata alla mafia

"Dopo mesi di attesa doveva essere un giorno di festa. Grazie anche al contributo del consigliere Mario Esposito in mattinata dovevano essere scaricati gli arredi della nuova casa assegnata all’associazione Nati2Volte, reperiti da un albergo in dismissione dell provincia. Siamo qui a raccontare, invece, un episodio triste e di indicibile gravità - concludono sindaco ed assessore -. Sul fatto è stata già sporta denuncia e ci auguriamo che le autorità individuino presto i responsabili di questo atto criminale e vergognoso".

Amarezza è stata espressa anche dall'associazione Nati2Volte: "Proprio in questi giorni stavamo ufficializzando l'assegnazione dell'immobile sequestrato alla criminalità organizzata con la firma della convenzione e la consegna delle chiavi alla quale sarebbe poi seguita l'inaugurazione ufficiale concretizzando il sogno di garantire ai nostri figli disabili un futuro sereno e dignitoso quando per ragioni anagrafiche non non avremmo più potuto occuparsi di loro. Ma questo sogno si è infranto in occasione dello scarico di vari arredi che ci avevano donato insieme all'assessore Noce che era venuta ad aprire l'immobile abbiamo amaramente constatato che le finestre in alluminio erano state divelte oltre al quadro elettrico e a due porte a scrigno all'interno della casa. L'intera società civile è indignata e deve reagire a questa violenza. Ora tutto si ferma in attesa si possano ripristinare i danni subiti ed il futuro appare incerto. Ma di una cosa siamo tutti d'accordo: non permetteremo a dei delinquenti di interrompere i nostri sogni. Tutti insieme saremo più forti di loro".

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