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Cronaca Appio Latino / Via Franco Bartoloni

Valerio Del Grosso il pusher diventato killer di Luca Sacchi denunciato da mamma Giovanna

Secondo il capo della Polizia Franco Gabrielli la storia "non racconta di due poveri ragazzi scippati". C'è dell'altro e le indagini proseguono

Valerio Del Grosso, colui che ha materialmente premuto il grilletto e sparato uccidendo Luca Sacchi, era diventato papà da appena 6 mesi.

Aveva un lavoro ma, probabilmente, voleva un guadagno extra e così si sarebbe rivolto all'amico Paolo Pirino per mettere insieme quell'introito di denaro in più che desiderava, attraverso lo spaccio. Una ipotesi, questa, che sa quasi di certezza secondo quanto riscontrato da RomaToday, ricostruendo i fatti attraverso fonti investigative. 

Chi è Valerio Del Grosso, il ragazzo che ha sparato a Luca Sacchi

Chi conosce Del Grosso, 21enne come il suo complice, parla di un ragazzo "tranquillo". Un cosiddetto insospettabile. Ed effettivamente il suo curriculum criminale è scarno, giusto un precedente per percosse. Aveva un lavoro, faceva il pasticcere proprio vicino casa, a Casal Monastero e viveva in famiglia con i genitori, la sorella, la compagna e il piccolo di bambino di 6 mesi. 

Fatto sta che qualcosa in lui è scattato. Il giorno dell'omicidio di Luca Sacchi è uscito anzitempo dal lavoro, diceva di non sentirsi bene. La sera del 23 ottobre, poi, la tragedia a Colli Albani. Quella follia commessa con Paolo Pirino. Quindi la fuga, fino al nascondiglio di fortuna in un albergo a Tor Cervara. Mamma Giovanna non lo vede tornare, il quartiere mormora e così decide di andare in Commissariato insieme ad un altro dei suoi figli.

"Credo che Valerio c'entri qualcosa con il fatto di Colli Albani. Ha fatto una cazzata", dirà. Da lì in poi è storia recente. Polizia e Carabinieri acciuffano lui e Pirino. Quel guadagno extra che voleva ottenere attraverso lo spaccio è costato drammaticamente troppo caro. 

Il video del fermo di Del Grosso e Pirino

L'ipotesi dello scambio di droga finito male

Ed è proprio la pista della compravendita di droga quella che gli inquirenti battono con più insistenza. D'altronde le parole del capo della Polizia Franco Gabrielli lasciano poco spazio alle fantasie: "Gli accertamenti che l'autorità giudiziaria disvelerà, quando riterrà opportuno, non ci raccontano la storia di due poveri ragazzi scippati. Lo dico tenendo sempre ben presente, non vorrei essere equivocato, che stiamo parlando della morte di un ragazzo di 24 anni". 

I dubbi restano. Quanti soldi conteneva lo zaino di Anastasiya, la fidanzata di Luca Sacchi? Perché Valerio Del Grosso e Paolo Pirino lo volevano? Questa è la domanda principale a cui la Procura di Roma sta tentando rispondere. Al vaglio della pm Nadia Plastina ci sarebbero le dichiarazioni della ragazzo, nel cui zaino sarebbero stati rinvenuti solo pochi euro.

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"Luca con la droga non c'entra nulla"

La ragazza nelle prossime potrebbe quindi essere riascoltata dagli inquirenti. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due 21enne di Casal Monastero sottoposti a fermo, incontrando Luca Sacchi e la sua compagna per un probabile affare di droga, avevano visto che nello zaino c'era una importante quantità di denaro, per questo avrebbero tentato di impossessarsene scatenando la reazione del 24enne personal trainer.

Non è escluso che i soldi nello zaino, quindi, servissero per comprare droga (forse marijuana) per loro e per altri amici della coppia. Il fatto che Vincenzo Del Grosso e Paolo Pirino volessero quello zaino senza cedere lo stupefacente, per chi indaga è sospetto.

Nel decreto di fermo, si legge che Del Greco e Pirino dovevano "gruppo di amici della vittima, ma in realtà erano intenzionati a rapinare i giovani dei soldi che sapevano detenere in uno zaino da donna senza consegnare la droga".

Eppure Anastasiya è convinta che la droga non c'entri in questa vicenda. Una eventualità sposata anche dall'avvocato della famiglia Sacchi che ha RomaToday ha raccontato: "Luca con la droga non c'entra nulla. Il suo fisico era sano, tanto che gli organi sono stati donati" .

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