Usura: nel Lazio 28 mila commercianti colpiti, tassi fino al 10%
La mattina si prendono i soldi, la sera si restituiscono, con gli interessi del 10%. Il fenomeno dell'"usura di giornata" denunciato al "No Usura Day"
Ventotto mila commercianti del Lazio finiti nelle mani dell'usura: questo il dato sconcertante presentato al No Usura Day da Confesercenti.
L'associazione stima che siano 200 mila i commercianti nelle mani degli strozzini, un terzo dei quali si rivolge ad associazioni criminali e mafiose. E' in Campania e nel Lazio che il fenomeno è più presente: 32 mila commercianti nel primo caso, 28 mila nel Lazio, pari - dice Sos Impresa - al 35% delle attività economiche della regione.
Inoltre, un nuovo fenomeno starebbe dilagando: quello dell'"usura di giornata" che fa sì che la mattina si prendano i soldi che vanno poi restituiti la sere con gli interessi del 10%. Un caso emblematico della crisi che sta attraversando la piccola e media impresa, i cui titolari per mantenere l'esercizio aperto e pagare i fornitori si rivolgono agli usurai.
La crisi ha rafforzato gli usurai, a cui si rivolgono - anche nella capitale - sempre più imprenditori e famiglie in difficoltà. Secondo un recente rapporto di Libera Roma, fra tutte le città italiane, detiene il record per i tassi d’interesse più alti. In alcuni casi si sfonda il tetto del 1.500% all’anno. Numeri che sembrano in contrasto con una riduzione costante delle denunce per questo reato.