Spagna: ustionato dopo essersi seduto sulla panchina della metro
A dover ricorrere alle cure dell'ospedale Cesare Fazioli. Il racconto del 62enne a RomaToday
Ho sentito un forte bruciore, è stata una delle esperienze più dolorose della mia vita". A raccontare quanto capitatogli alla fermata Spagna della linea A della metro, Cesare Fazioli poi refertato in ospedale con una "ustione da sostanza caustica non identificata". I fatti intorno alle 9:00 di giovedì 4 luglio, dopo che il 62enne si era messo su una seduta della banchina in attesa del convoglio che doveva portarlo a lavoro.
A raccontare a RomaToday quanto accaduto lo stesso Cesare Fazioli. "Mi sono seduto ed ho subito sentito del bagnato sui pantaloni. Nel frattempo è arrivata la metro e sono salito". Da li "venti minuti di calvario", ricorda ancora il 62enne." Ho sentito un fortissimo bruciore al fondoschiena. Un dolore incredibile con i pantaloni e gli indumenti intimi che mano a mano si appiccicavano e si squagliavano".
Un viaggio in metro per arrivare a Cornelia "nel quale l'unica cosa che volevo fare era togliermi gli indumenti di dosso". Poi l'arrivo a destinazione, "dove ho chiamato un amico per farmi accompagnare in ospedale".
Le vicissitudini di Cesare Fazioli erano però solo all'inizio. "Quando sono sceso a Cornelia mi sono reso conto che i pantaloni si erano praticamente squagliati. Questo ha fatto sì che il portafogli che avevo nella tasca posteriore destra mi cadesse in terra". Con i documenti sparsi sul pavimento "mi si è avvicinata una giovane che mi ha aiutato a riprendere quanto caduto. Mi ha ridato il portafogli ma erano spariti i 400 euro contenuti dentro".
Arrivato il suo amico "Siamo andati all'ospedale Sant'Eugenio dove mi hanno medicato". Denunciato quanto accaduto alla Stazione dei Carabinieri di Roma San Lorenzo in Lucina i militari dell'Arma hanno raccolto la denuncia e sequestrato gli indumenti del 62enne. Poi gli accertamenti sulla seduta della metro Spagna, già nastrata dal personale Atac, dove i carabinieri hanno accertato la presenza di un rivolo liquido dal soffitto che arrivava sulla seduta della fermata della linea A.
"E' stata una brutta esperienza - conclude Fazioli - che per fortuna è capitata a me che ho la pelle dura. E se su quella panchina ci si fosse seduta una mamma con un bimbo piccolo?". Intanto proseguono gli accertamenti dei carabinieri per far luce sul "giallo" della seduta della fermata della metro.