"Aggrediti da Casapound senza alcun motivo". Queste le chiare parole con cui le associazioni di Uscita 23 descrivono quanto accaduto ieri pomeriggio nella zona di Statuario-Capannelle. Dichiarazioni che fanno eco a quelle di CasaPound ed alcuni esponenti di Sel che si accusano reciprocamente di aggressioni dall'una e dall'altra parte. Tra queste quella denunciata da Gianluca Peciola (Sel) riguardo a quanto accaduto nel centro sociale di via Amantea. Locali assegnati alle associazioni di Uscita 23 che affermano senza mezzi termini: "Ieri sera intorno alle ore 19 siamo stati aggrediti senza alcuna ragione da un gruppo di giovani aderenti al movimento politico di Casapound all'interno del Centro civico polivalente Uscita 23, dove da oltre due anni gli anziani, i giovani e gli abitanti tutti dei quartieri Statuario e Capannelle organizzano attività di carattere sociale e culturale aperte alla cittadinanza".

SCONCERTATI - Nota congiunta che specifica: "Autorizzati alla gestione e alla guardianìa dello stabile da un'ordinanza della Presidenza del vecchio X Municipio, oggi ci troviamo sconcertati di fronte a tanta violenza: quattro nostri giovani sono stati aggrediti fisicamente durante lo svolgimento delle loro attività nell'Aula Studio e le forze dell'ordine sono state immediatamente allertate dalle associazioni aderenti al progetto che negli spazi del Centro svolgevano le loro attività e si sono viste distruggere anche il mobilio".

APOLITICI - Associazioni di Uscita 23 che sottolineano: "Indigna constatare che nella nostra città esistono giovani che, senza alcun motivo, aggrediscono e distruggono. La violenza non ci appartiene e non ci apparterà mai. Così non ci appartiene la logica della provocazione. Rifiutiamo questo modo di fare politica e ricordiamo che il Centro civico Uscita 23 è un centro culturale apolitico e apartitico che ospita un centro anziani, un centro giovanile, un'area cani e spazi condivisi con le associazioni culturali del quartiere. Se qualcuno lo identifica con qualcos'altro, significa che non ha mai frequentato il Centro civico, aperto e pacifico, né tantomeno conosce le persone che lo animano e le attività che vi si svolgono. Questo è un gesto intimidatorio e noi non faremo alcun passo indietro: il nostro quartiere merita un Centro civico, il nostro quartiere merita Uscita 23".