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Cronaca

Il decalogo dell'università John Cabot per evitare stupri a Roma: "Coprifuoco e occhi sul vostro drink"

I consigli alle studentesse: "Non tornate a casa dopo le due di notte. Mai lasciare il proprio drink senza supervisione, non accettare bicchieri dagli sconosciuti"

"Non camminate sole. Attenzione ai drink. Non stare in giro per Roma dopo le 2 di notte". Questa alcune delle regole che la John Cabot University ha postato ai propri studenti a Roma per passare un Halloween sereno. L'università internazionale ha pubblicato alcuni "tips" (consigli) per le studentesse e gli studenti tra i quali "andare a una festa sempre con un amico", e sul fare attenzione ai cocktail offerti da altri.

"Non lasciare mai il tuo drink senza controllo, se devi allontanarti poi prendine uno nuovo", si legge ancora. "Non tornare a casa a piedi da sola". A queste dritte, inoltre, vengono aggiunti i numeri utili da contattare in caso di emergenza. "Roma è una delle grandi città europee. Non dare confidenza agli sconosciuti e chiama immediatamente i servizi di emergenza in caso di necessità", si legge in una delle storie pubblicate su Instagram.

Secondo Maria Monteleone, magistrato che a Roma ha coordinato dal 2010 al 2020 i pm che si occupano del contrasto alle violenze sessuali, non si tratta di un eccesso di prudenza. La Capitale non sarebbe, infatti, una città sicura. "Sono diversi gli episodi che si sono verificati nel corso degli anni. Le modalità erano due - ha spiegato a La Repubblica -. C'è chi si approfitta della vittima in stato di ubriachezza oppure le somministra sostanze come il Ghb, la cosiddetta droga dello stupro. Ritengo molto probabile che tanti siano anche i casi non denunciati. Durante gli anni in cui ho guidato il pool ricordo una quarantina di inchieste".

E proprio sugli stupri si è concentrata parte della comunicazione dell'ateneo, come il post sui drink: "Bevi con moderazione e non accettare mai drink da qualcuno che non conosci. Controlla sempre il tuo drink e, se lo perdi di vista anche per pochi secondi, prendine uno nuovo". Un altro suggerimento è quello di rientrare utilizzando un taxi anziché i mezzi pubblici. 

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