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Cronaca

L'Unicusano replica dopo il blitz della Finanza, ma il caso diventa politico

Stefano Bandecchi, fondatore di Unicusano, è il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare

Un elicottero, quattro auto di lusso di cui una Rolls Royce e una Ferrari, la gestione della Ternana calcio e di centri benessere, poi i viaggi a Dubai, Grand Bahama, Nassau, Miami, Toronto.

Tutte attività commerciali che non avrebbero nulla a che fare con la formazione universitaria. Ruota intorno all'evasione fiscale da parte di tre dei vertici dell'università studi Niccolò Cusano Telematica Roma che sono stati denunciati il decreto di sequestro preventivo per la confisca di beni per 20 milioni di euro. L'atto è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale capitolino "al fine di assicurare il profitto del reato tributario contestato, a fronte di ricavi non dichiarati per oltre 80 milioni di euro". 

La redazione della politica

Nel frattempo, però, il caso è diventato politico. Dal 2022 Stefano Bandecchi, fondatore di Unicusano, è coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, il partito fondato da Angelino Alfano. Durante la conferenza stampa con Francesco Rocca, ha dichiarato che "Rocca è la soluzione ideale per dare una linea diversa e che possa essere da guida per tutta la nazione". Insomma, un appoggio che ora fa rumore e stimola gli avversari di Rocca, il centrosinistra in primis. 

"A Rocca chiedo solo una cosa: spieghi e chiarisca agli elettori in cosa consiste il sostegno di Bandecchi. - ha commentato il candidato alla presidenza della Regione Lazio, Alessio D'Amato - Capisco l'imbarazzo della vicenda Unicusano che ha portato ad un decreto di sequestro, ma non il silenzio. Sono garantista e attendiamo gli esiti, ma per sgomberare il campo da qualsiasi opacità e per trasparenza nei confronti degli elettori formulo a Rocca una domanda ben precisa: ci dica in cosa consiste il sostegno annunciato in conferenza stampa da Bandecchi e se si tratta di un sostegno economico alla campagna elettorale".

"Invece di nascondersi dietro al silenzio, il candidato Rocca, ci dica con sincerità cosa pensa dell'indagine sull'Università Unicusano Campus. Noi ovviamente siamo garantisti, come Rocca d'altronde, e aspettiamo di apprendere dai giudici qualche informazione in più. Ci viene da pensare che in questo caso il silenzio di Rocca, sempre molto loquace, forse vale più di mille parole", ha incalzato in un comunicato Andrea Casu, deputato e segretario del Partito Democratico di Roma.

Duro il commento anche della capogruppo del Pd in consiglio regionale del Lazio, Marta Leonori: "Nonostante la notizia dell'indagine Rocca non ha ancora commentato. Eppure l'indagine vede coinvolto Bandecchi, coordinatore di Alternativa popolare che pochi giorni fa in una conferenza stampa con lo stesso Rocca annunciava il suo sostegno al candidato di centrodestra".

La replica dell'Unicusano

Accuse che però l'Ateno respinge. "Gli organi apicali, come del resto tutti i dipendenti delle strutture amministrative, hanno costantemente informato il proprio operato alla scrupolosa applicazione della normativa vigente, con particolare riguardo non solo alla legislazione universitaria ma anche, ed in particolar modo, alla normativa fiscale, contabile e della sicurezza nei luoghi di lavoro", si legge in una nota l'Università. 

"La stesura dei bilanci, approvati dal Consiglio di Amministrazione con il parere del Collegio dei Revisori, e i conseguenti adempimenti fiscali, tra cui la redazione e presentazione delle dichiarazioni dei redditi sono sempre stati posti in essere nel pieno rispetto della richiamata normativa, delle istruzioni dell'Agenzia delle Entrate e della prassi amministrativa - prosegue la nota -. L'Unicusano, quale università non statale legalmente riconosciuta è autorizzata a rilasciare titoli di studio universitario aventi valore legale ed ha sempre posto in essere attività di formazione universitaria esente da imposta sui redditi poiché per legge (art. 1, co.721, Legge 2019 n. 160) tale attività non è qualificabile come attività commerciale e la Unicusano non è stata costituita sotto forma di società commerciale".

L'Ateneo prosegue affermando che "le società di capitali costituite o partecipate da Unicusano sono soggetti del tutto autonomi e distinti dall'Università, rispettano la normativa contabile e fiscale, presentano regolarmente le dichiarazioni fiscali. Sono tassate quando producono reddito, che distribuiscono come utile alla Unicusano: e l'ammontare degli utili viene utilizzato dall'Università per lo svolgimento delle attività di ricerca e per il raggiungimento degli altri scopi istituzionali".

In considerazione di quanto "esposto sia l'Università degli Studi "Niccolò Cusano" sia coloro che, avendo rivestito funzioni rappresentative nell'organizzazione universitaria sono stati ugualmente destinatari del predetto decreto di sequestro, provvederanno alla tutela dei propri diritti lesi da quegli organi di stampa e radiotelevisivi che hanno dato notizia del provvedimento senza un minimo approfondimento della realtà giuridica e fattuale e senza alcun rispetto per la riservatezza dei singoli e per l'immagine di alto profilo dell'Ateneo".

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