L'ultima domenica di Benedetto XVI: in 100.000 per l'Angelus d'addio

C'era una volta la folla oceanica, quella pronta a stare per ore e ore in fila in via della Conciliazione pur di salutare per pochi secondi Papa Giovanni Paolo II. Nessuno si aspettava oggi la replica di quel fiume umano, tanto che le stime parlavano di 'appena' 200.000 persone. Tante, per carità, ma decisamente al di sotto del passato. Nonostante però le stime al ribasso a salutare Ratzinger si sono presentate meno persone del previsto. Erano infatti in 100.000 a gremire piazza San Pietro per dire "grazie", per esprimere affetto, per testimoniare di aver compreso la difficile scelta di un Papa che abdica e e per pregare perché il successore segua le sue orme.

I PRESENTI - Molto presente l'associazionismo italiano, tanti della diocesi romana e soprattutto molte comunità latino-americane che vivono nella capitale, minoritaria la presenza di fedeli di altre città italiane; non sono mancati piccoli gruppi, composti da 5 massimo 10 persone, provenienti da Austria, Francia e Spagna. Massiccia la presenza di giovani - 450 tra i Papaboys - e di anziani anche se c'erano famiglie con bambini al seguito. Ma a farla da padroni, almeno stando alle bandiere e ai canti caratteristici, sono sembrati i sudamericani, come quelli della Comunità Cattolica Shalom, composta per lo più da brasiliani.

IL PONTEFICE - Alla vista del Pontefice la piazza è esplosa in un tripudio di cori, sventolii di bandiere, e applausi. Benedetto XVI è stato interrotto piu volte dell'entusiasmo della folla e un gruppo di persone ha lanciato anche delle gigantesche stelle filanti dorate. I centomila si sono assiepati intorno a due dei quattro maxischermo, lasciando vuota la parte ai piedi del sagrato e, dall'altra parte, accalcandosi in piazza Pio XII. Seppur imponente il dispositivo di sicurezza, è stato all'apparenza invisibile ad accezione di un elicottero che ha sorvolato la zona del vaticano. Nessun problema per i soccorritori di 118 e Croce Rossa impegnati con solo 6 pellegrini tra malori e cadute. Piazza San Pietro tornerà nuovamente a riempirsi mercoledì prossimo per quella che sarà l'ultima udienza di Papa Benedetto XVI.

L'ORGANIZZAZIONE - Ha retto, per la seconda domenica di fila, l'organizzazione del Campidoglio. L'ufficio stampa fa sapere di aver impiegato il 30% del personale in più. Circa mille gli uomini messi in campo tra Protezione Civile, Ama, Polizia di Roma Capitale, personale Atac, Ares 118. Nel dettaglio, la Protezione Civile ha schierato 300 persone, di cui una ventina dislocate alla Stazione Termini per fornire informazioni ai fedeli. L'Ama è stata impegnata prima, durante e dopo la celebrazione dell'Angelus. I bagni chimici intorno a Piazza San Pietro sono stati intensificati del 40%. Regolare anche la situazione relativa al traffico. Vista la concomitanza con la giornata elettorale, sono stati intensificati gli uomini della Polizia di Roma Capitale. A loro é spettato anche il compito di monitorare l'arrivo dei pullman di pellegrini, facendo attenzione soprattutto all'uscita Aurelia del Gra. Stessa organizzazione di domenica scorsa anche per il trasporto pubblico.

TRASPORTI - L'afflusso e il deflusso dei pellegrini accorsi in Piazza San Pietro è stato regolare anche grazie all'aumento delle corse della Metro A (nella fascia oraria  dalle 9.30 alle 14) e all'incremento degli autobus che da Termini portano al Vaticano(64 e 40) e alle aree limitrofe. Biglietterie mobili sono state dislocate nei principali punti della città. Previsto anche un servizio aggiuntivo di bus navetta da Termini a San Pietro. Per le persone disabili sono state messe a disposizione le ventidue navette del Dipartimento Politiche Sociali e quelle dell'Unitalsi. Anche Trenitalia è stata invitata a collaborare con la diffusione nelle stazioni di messaggi informativi su come raggiungere Piazza San Pietro.