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Cronaca

Omicidio Mariottini, fissata l'udienza preliminare: l'8 ottobre in quattro alla sbarra

A conclusione delle indagini i pubblici ministeri Maria Monteleone e Stefano Pizza ha richiesto il rinvio a giudizio per tutti e quattro gli indagati

Il 18 ottobre del 2018 Desirèe Mariottini, una ragazza di sedici anni residente a Cisterna di Latina venne ritrovata priva di vita in una casa occupata da extracomunitari in via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma. Dalle prima ispezione cadaverica si sospettò immediatamente un decesso per overdose. A seguito  di tale fatto la procura aprì un’inchiesta. Dall’esame autoptico  effettuato sulla salma risultò che la minorenne  era stata  drogata e stuprata.   

Le indagini che erano seguite avevano fatto scattare l’arresto per Yusif Salia 33 anni, Mamadou Gara 24 anni, Brian Minthed 44 anni, e Allinno Chima di  47 anni. Si tratta di nigeriani e senegalesi che quella sera maledetta alloggiavano abusivamente in quell’appartamento. Al momento gli indagati si trovano  presso il carcere di Regina Coeli.   

A conclusione  delle indagini i pubblici ministeri  Maria Monteleone e Stefano Pizza  ha richiesto il rinvio a giudizio per  tutti e quattro per l’ipotesi di reato di omicidio. L’udienza preliminare davanti al gup è stata fissata per il giorno 8 ottobre del 2019.

Secondo le accuse  gli indagati sarebbero colpevoli a vario titolo di aver somministrato alla giovane sostanze stupefacenti e psicotrope miscelate tra loro in modo che ne potesse essere accentuata la potenzialità E proprio  queste ne avrebbero determinato la morte. Una cessione che sempre secondo le accuse era finalizzata ad ottenere prestazioni sessuali. 

Nel sangue della minorenne sono state rilevate tracce di metadone, cocaina ed eroina, poi sostanze psicotrope quali quetiapina, diazepam, oxazepam e nordiazepam. Si tratta di medicinali dagli effetti tossici e potenzialmente letali tanto da determinare nella giovane vittima una grave insufficienza cardiorespiratoria che l’aveva condotta al decesso.  

Una volta drogata Desirèe, incapace di reagire, sarebbe stata violentata sessualmente dal branco. Un omicidio che secondo la procura  sarebbe stato causato dall’azione criminosa dei quattro indagati. A questo da aggiungere l’aggravante di aver ceduto ad una persona minorenne sostanze stupefacenti in cambio di denaro o in cambio di una promessa di un rapporto sessuale. 

Gli indagati sono inoltre accusati di non aver soccorso la ragazzina cagionandone la morte; di avere agito per motivi abbietti e futili;  di aver approfittato della circostanza  di luogo e di persona  tali da impedire  di difendersi e, non meno importante, di aver  commesso uno stupro di gruppo.

Il collegio difensivo, composto da Ilaria Angelini e Christian Alviani,  che si sta preparando a rappresentare gli indagati ha nominato quattro consulenti  tecnici. Si tratta del medico legale Simona Ricci, della genetista forense dottoressa Teresa Accetta, del tossicologo Luigi Sabbatella e del dattiloscopista e sopralloguista dr. Nicola Caprioli. I familiari di Desirèe Mariottini hanno già preannunciato che si costituiranno parte civile.

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