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Cronaca

Ucciso Kaos, il cane eroe di Amatrice e Norcia morto avvelenato

"Hanno ucciso il cane eroe di Amatrice, Norcia, e Campotosto. Kaos salvava gli umani, gli stessi umani che lo hanno avvelenato. Presenteremo una denuncia. Chiederemo inoltre al Governo una Legge che che vieti la vendita ed il commercio di veleni e fitofarmaci, se non con ricetta che renda rintracciabile chi li compra”. Questa la denuncia di Rinaldo Sidoli, responsabile comunicazione della onlus Animalisti Italiani che chiede un intervento deciso dopo il ritrovamento del corpo del pastore tedesco senza vita nel giardino di casa del suo istruttore.

“Era un salvatore avvezzo a scavare tra macerie e inferno - spiega l’animalista - chi ha posto fine alla sua vita in questa maniera è un criminale pericoloso che va fermato. Non ci daremo pace fino a quando non verrà fatta giustizia. Credo sia arrivato il momento che l’indignazione delle persone sensibili spinga il mondo politico a lavorare in maniera trasversale su una nuova proposta di legge che preveda pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali. Non si devono più verificare casi come questo. Serve urgentemente un rafforzamento sulla tutela degli animali a partire da una modifica del codice civile e penale. Il Parlamento deve prendere provvedimenti contro i casi di maltrattamento e animalicidio e rivedere le norme attualmente in vigore”.

In una nota la deputata del Partito Democratico, Patrizia Prestipino condanna l'accaduto definendolo un "atto vile, indegno e ignobile. Non si tratta soltanto della morte di un animale, già grave di per sé, ma  con la scomparsa di Kaos l'Italia perde una straordinaria risorsa, un cane che ha permesso il salvataggio di tante persone coinvolte nel terremoto che ha colpito l'Italia centrale".

"Sono vicina alle Forze dell'Ordine, che in queste ore stanno  lavorando per individuare il responsabile di questo vero e proprio  omicidio, e mi auguro che questo criminale venga punito con il massimo della pena. E' del tutto evidente - conclude Prestipino - anche alla  luce di questo ultimo vergognoso episodio, l'urgenza, non più  procrastinabile, di inasprire le pene per chi maltratta, ferisce o  uccide animali, senza dimenticare la necessità di imporre il divieto assoluto all'utilizzo di esche velenose, pericolosissime non solo per gli animali, ma per gli stessi esseri umani".

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