rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'ammanicato (finto) carabiniere che risolve problemi: i tre anni di truffe del maresciallo inesistente

Chiesto il rinvio a giudizio per un 54enne, che dal 2018 ha collezionato una serie di raggiri ai danni principalmente di commercianti e giovani in cerca di lavoro

Dal cornetto appena sfornato e i panini “da portare in caserma” alla truffa più strutturata, in cui prometteva ai giovani un lavoro assicurato grazie alle sue conoscenze: sono una cinquantina le truffe che la procura di Roma attribuisce a un 54enne, nella vita reale disoccupato, in quella fittizia che si era costruito nel corso degli anni un maresciallo dei carabinieri “ammanicato”, in grado di mettere una buona parola per un’assunzione lampo. 

Le truffe

Il fascicolo sul tavolo del pubblico ministero Francesco Cascini - che ha chiesto il rinvio a giudizio per truffa - è corposo, eppure contiene soltanto una parte dei raggiri che secondo la procura avrebbe messo a segno. Il modus operandi partiva sempre dalla stessa base, poi il 54enne vi costruiva sopra: dopo essersi presentato come Alessandro Fabrizi, maresciallo (inesistente) dell’Arma con tanto di tesserino, chiedeva merce o soldi a negozianti, baristi, panettieri, approfittando della loro buona fede e sfruttando il finto grado. 

Il lavoro per il figlio

In altri casi, come quello risalente al 2018, osava di più, chiedendo però sempre piccole somme per non insospettire. Millantando conoscenze in una pizzeria del centro città, il finto carabiniere assicura a una commerciante di poter trovare lavoro al figlio. Organizzato l’incontro con la donna e il ragazzo, il maresciallo inesistente ribadisce l’impegno e la garanzia di “mettere una buona parola”, ma il contratto “va regolarizzato subito”, e servono marche da bollo per un totale di 170 euro. Lì arriva la truffa camuffata da favore: “Le posso comprare io se mi date i soldi”. 

Una rendita per tirare avanti

Una volta consegnati i contanti, il finto maresciallo sparisce, e quando il giovane si presenta alla pizzeria, dove avrebbe dovuto incontrarlo per concretizzare le presentazioni, la doccia fredda: nessun posto di lavoro in vista, ennesimo ragazzo speranzoso raggirato. Piccole truffe che fruttavano piccole somme di denaro, sufficienti però a garantire una rendita per tirare avanti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'ammanicato (finto) carabiniere che risolve problemi: i tre anni di truffe del maresciallo inesistente

RomaToday è in caricamento