Anziani truffati: consigli per difendersi a vittime e parenti
Truffe ai danni di persone indifese e incapaci di intendere. Ecco qualche consiglio dai militari dell'Arma. Semplici accorgimenti per difendersi da crimini del genere
Truffe ai danni di persone indifese e incapaci di intendere. Ecco qualche consiglio dai militari dell'Arma. Semplici accorgimenti per difendersi da crimini del genere.
Per gli anziani: a) mai aprire la porta a persone sconosciute. Nessuna Azienda Pubblica (gas, luce, telefono etc…) invia proprio personale senza avere prima concordato un’appuntamento. Diffidare da qualunque tesserino venga eventualmente esposto.
b) Nei casi sospetti contattare sempre, senza alcuna remora, i numeri di emergenza 112 (Carabinieri) o 113 (Polizia di Stato), ove operatori sono costantemente a disposizione della cittadinanza per ogni problema.
c) evitare di tenere eccessive somme di denaro liquido in casa.
Per i congiunti degli anziani: a) nel caso in cui l’anziano parente abbia deficit cognitivi, o comunque non sia pienamente in grado di badare a se stesso, fare periodicamente visita agli stessi, e controllarne periodicamente gli estratti conto. Prelievi anomali o eccessivamente frequenti, in assenza di spese documentate, sono un campanello di allarme.
b) tenere presente che talvolta l’anziano, anche nel remoto caso in cui realizzi di essere stato truffato/derubato, può avere la tendenza a non riferirlo ad alcun parente, per orgoglio e disagio
c) cercare di evitare che l’anziano detenga eccessivi valori in casa.