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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Tor Cervara / Via Tiburtina

"Truffa dello specchietto" ad un invalido su via Tiburtina: arrestato 35enne

"Non ti azzardare a chiamare i vigili e pagami in contanti": il truffatore aveva estorto 6 mila euro alla sua vittima per il risarcimento danni di un fantomatico incidente in via Tiburtina

I Carabinieri della Stazione di Roma via Vittorio Veneto hanno arrestato un 35enne, incensurato e originario della provincia di Frosinone, per un’estorsione nei confronti di un invalido civile, un impiegato 49enne di Roma, dal quale aveva preteso 6 mila euro di risarcimento danni per un finto incidente.

L’increscioso episodio ha avuto inizio lo scorso 8 ottobre quando, in Via Tiburtina, l’arrestato ha preso di mira il conducente di un’auto che stava transitando. Fingendo di essere stato urtato, l'uomo è sceso ed ha aggredito verbalmente il conducente dell’altra auto, chiedendo il risarcimento, in contanti, del fantomatico danno per archiviare la questione: “Non ti azzardare a chiamare i vigili urbani. Mi devi pagare in contanti altrimenti ti rovino e ti faccio del male, così non guidi e resti chiuso in casa”, sarebbero state le parole del 35enne. Spaventato ed intimorito dalle minacce subite, il malcapitato ha subito fornito il proprio numero di cellulare e l’indirizzo di casa al fine di poter fissare un appuntamento e risarcire il “danno”. Il 10 ottobre scorso, i due si incontrano ed il 35enne consegna alla sua vittima un preventivo di 6 mila euro per la riparazione della sua auto. Al rifiuto di pagare, l'aguzzino si è infuriato ed ha minacciato nuovamente la vittima che, a questo punto, gli ha consegnato mille euro in contanti e due assegni da 2500 euro privi di indicazione del beneficiario, come aveva lui stesso disposto, per poterli “piazzare” più facilmente.

La vittima, che nel frattempo si era confidata con i familiari, ha deciso di denunciare i fatti ai Carabinieri. Quando l’estorsore si è presentato in banca per incassare gli assegni, gli impiegati hanno avvisato gli agenti che hanno atteso l'uomo all’esterno dell’istituto di credito e lo hanno ammanettato. Da una comparazione fotografica, la vittima ha riconosciuto inequivocabilmente il suo aguzzino. L’arrestato, accusato di estorsione aggravata e continuata, è stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli, mentre parte del denaro è stato restituito al legittimo proprietario.

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