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Cronaca Colli Aniene / Via Tiburtina, 840

Fallisce la truffa dello specchietto, segue l'automobilista al bancomat e lo rapina armato di coltello

Il 29enne è stato poi rintracciato dalla polizia mentre si trovava con moglie e figlio piccolo in un centro commerciale

Ha tentato la truffa dello specchietto a danno di un automobilista. Non riuscito nel raggiro ha quindi seguito l'uomo sino al bancomat, lo ha minacciato con un coltello e lo ha rapinato. E' accaduto la scorsa estate nella zona del Tiburtino III. A distanza di quattro mesi gli agenti di polizia hanno poi rintracciato il malvivente mentre si trovava in compagnia della moglie e della figlia in un centro commerciale e lo hanno arrestato.

I fatti sono accaduti alla fine del giugno scorso, lungo la via Tiburtina, un giovane alla guida della propria auto è stato affiancato e fermato da un altro automobilista che sosteneva di essere stato danneggiato. La vittima, pur sapendo di non aver in alcun modo toccato l’altra autovettura, ha proposto al truffatore 100 euro per “chiuderla lì”. Il truffatore, 

Fallito il tentativo di raggiro ha seguito l'automobilista al bancomat, ha estratto un coltello a serramanico e, sotto la minaccia dell’arma, è riuscito ad ottenere 500 euro. La vittima si è rivolta al IV Distretto San Basilio, diretto da Agnese Cedrone, fornendo agli investigatori una descrizione precisa del rapinatore e parte della targa dell’auto da lui usata, una Mercedes Classe B.

Pochi giorni dopo un investigatore fuori servizio, all’interno di un centro commerciale sulla via Prenestina bis, ha individuato il sospetto in compagnia della moglie e del figlio piccolo e lo ha fermato. Il 29enne vistosi scoperto, si è auto lesionato cercando di incolpare delle ferite l’agente che, nel frattempo, era stato raggiunto dai colleghi.

Nella stessa occasione i poliziotti hanno potuto accertare che la targa dell’auto corrispondeva a quella fornita, seppur parzialmente, dalla vittima che ha riconosciuto l’uomo anche in sede di individuazione fotografica.

Gli elementi raccolti sono stati fatti propri dall’Autorità Giudiziaria ed il GIP del Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, grazie alle quale gli stessi investigatori del IV Distretto hanno condotto il rapinatore a Regina Coeli.


 

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