rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La truffa dello specchietto si evolve: "Ora anche a fiancata, paraurti e parafango"

Allarme lanciato dall'associazione Codici, che tramite le testimonianze dirette delle vittime denuncia ancora una volta il fenomeno. I consigli per non farsi truffare

Le segnalazioni arrivano da varie zone della città. Queste le più colpite stando ai dati raccolti da Codici che, per l'ennesima volta e tramite le testimonianze dirette delle vittime, denuncia il fenomeno: Cristoforo Colombo, Roma-Fiumicino, Tangenziale Est, Tiburtina, Magliana, Navigatori/Ardeatino, viale Oceano Pacifico (Eur), via Laurentina. In genere si prediligono vie ad alto scorrimento, ma non è detto. Stiamo parlando della famosa truffa dello specchietto, che in tanti romani purtroppo hanno subito. Ecco come funziona. 

La vittima prescelta in genere viaggia da sola, su una macchina di modesta potenza. Improvvisamente sente un colpo secco alla fiancata, finché compare una vettura in posizione retrostante che suona e lampeggia, intimando di fermarsi. Una volta scesi dalle rispettive macchine, il truffatore mostrerà il suo specchietto rotto. La vittima in quel momento non può sapere che lo specchietto era rotto già da prima e che il rumore sentito è stato provocato da un oggetto lanciato appositamente contro l’auto in corsa. 

Spesso il truffatore finge di essere preoccupato, magari dicendo che l’auto è prestata e che ha molta fretta. A questo punto scatta il discorso economico: invece di coinvolgere le assicurazioni, per semplicità, il truffatore chiede soldi in contanti alla vittima che spesso, per senso di colpa del danno causato, o per fretta, accetta di pagare. Nell’ultimo periodo la truffa si è evoluta, ci sono diverse varianti: dallo specchietto si passa alla fiancata, al parafango, al paraurti laterale.

I consigli dell'associazione dei consumatori. "Proseguire la marcia recandosi possibilmente in luoghi ritenuti sicuri, magari verso casa propria o da conoscenti, o al più vicino comando di Polizia. Nel caso si fosse costretti a fermarsi, scendere dall'auto, togliere le chiavi, e cercare di prendere la targa dell’altra vettura. Ovviamente bisogna insistere con la compilazione del Cid, magari chiamando immediatamente la Polizia Municipale. Un ultimo consiglio: non cedete mai alle richieste di denaro". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La truffa dello specchietto si evolve: "Ora anche a fiancata, paraurti e parafango"

RomaToday è in caricamento