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Cronaca

Truffa: finta agenzia vendeva case del Comune, un arresto

La truffa ad opera della Campidoglio Finance consisteva nella vendita di immobili comunali senza alcun diritto. Le indagini della Polizia Municipale hanno portato all'arresto di un settantenne, mentre il suo complice si è reso irreperibile

Erano case di gran pregio, spesso collocate in zone centrali della città, quelle che la Campidoglio Finance S.r.l., con sede in via Mengarini al Portuense, poneva in vendita ad acquirenti ingnari del raggiro. Versamenti a titolo di provvigione con la convinzione d'aver fatto un "affare", avvalorata da false certificazioni dell'Ente. È con questo espediente che la società, millantando un'attività di mediazione immobiliare mai concessa dal Comune, ha intascato indebitamente migliaia di euro in commissioni.

Un esposto, probabilmente di una vittima, ha dato il via alle indagini che il pm, Giancarlo Amato, ha delegato alla Sezione di P.G. della Polizia Municipale, diretta dal vicecomandante Diego Porta. Falsi i timbri, i bolli, le firme dei funzionari e dei responsabili: era vero solo il denaro consegnato ai truffatori. Gli agenti municipali, dopo aver studiato gli atti, hanno scoperto che almeno quattro soggetti - di cui uno pluripregiudicato - utilizzavano la società per vendere con falsa documentazione del catasto e del Comune.

Un settantenne è finito in manette con l'accusa di truffa aggravata, sostituzione di persona e costituzione di atti pubblici falsi. Un altro si è reso irreperibile e si sospetta sia fuggito in Croazia per effetto di alcuni prelievi eseguiti sul conto della società. Quello che deteneva documentazione e timbri falsi è stato rinviato a giudizio.

La perquisizione della sede della Campidoglio Finance, posta sotto sequestro, ha permesso agli inquirenti l'acquisizione di documentazione catastale, assegni di conto corrente e circolari, proposte di acquisto, determinazioni dirigenziali contraffatte con falsi numeri di protocollo e marche comunali riprodotte mediante scannerizzazione. Attraverso il materiale sequestrato si sta cercando di risalire ad altre possibili vittime del raggiro e ad altri eventuali complici nella truffa. Non è escluso che il quadro delittuoso si allarghi anche ad altri illeciti.

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