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Cronaca Tivoli

Fermati in autostrada dopo aver truffato un'anziana: nell'auto i soldi ed i gioielli appena presi

La coppia aveva raggirato un'anziana a Tivoli con le tecnica del figlio finito nei guai per una bega giudiziaria

Fermati in autostrada non hanno saputo dire agli agenti da dove stavano rientrando. Controllata la vettura i poliziotti hanno trovato soldi, gioielli ed un bancomat intestato da un'anziana signora residente nella provincia nord est della Capitale. Con uno dei due già gravato da un obbligo di dimora a Napoli per il reato di truffa agli anziani gli uomini della stradale hanno quindi ricostruito il tutto arrestando la coppia e restituendo il bottino alla donna, che poco prima aveva sporto denuncia al commissariato di polizia di Tivoli.

Come già accaduto in altre occasioni, a smascherare la coppia di truffatori sono stati gli agenti della sottosezione della polizia stradale di Cassino che hanno fermato domenica pomeriggio per un controllo una Fiat Panda che procedeva in direzione sud. 

Durante il controllo dei documenti è emerso che uno dei due fermati tra i numerosi precedenti di polizia, aveva anche l’obbligo di dimora nel comune di Napoli, per il reato di truffa agli anziani. Inoltre entrambi hanno fornito versioni discordanti circa il loro viaggio. Gli agenti hanno quindi controllato l'auto e sottoposto a perquisizione i due uomini.

Indosso ad uno dei due i poliziotti hanno trovato 500 euro in contante ed una carta bancomat intestata ad una signora. Nel cruscotto è stato invece trovato e sequestrato un pacchetto con all'interno numerosi monili in oro. Da qui le indagini che hanno permesso agli agenti di ricostruire la truffa che la coppia aveva poco prima messa a segno a casa di una donna residente a Tivoli.

Un modus operandi assodato: dopo aver ricevuto una telefonata da una persona che le riferiva che suo figlio aveva bisogno di denaro per evitare un problema giudiziario, poco dopo presso l’abitazione della signora si è presentato un uomo che si era fatto consegnare il denaro per risolvere la bega legale del parente. Proprio quest'ultimo è stato poi identificato dalla vittima, che nel frattempo si era recata in polizia per denunciare la truffa. 

I due uomini, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati arrestati ed associati in carcere a Cassino.
 

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