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Cronaca Testaccio

Truffa all'Ater: resta in carcere la “padrona di Testaccio”

Il Gip: “sta collaborando, ma è una donna troppo pericolosa. Potrebbe ripetere il reato”

N iente arresti domiciliari per la “padrona di Testaccio”, la donna così ribatezzata perchè gestiva la compravendita di case Ater a Testaccio, estorcendo soldi agli inquilini. E' quanto disposto dal gip Maddalena Cipriani che ha così rigettato l'istanza dell'avvocato Gianluca Arrighi, difensore di Cristiana P. (il nome della “padrona di Testaccio) che per la sua assistita aveva richiesto gli arresti domiciliari.

Nel provvedimento, il gip, pur riconoscendo l'atteggiamento collaborativo dell'indagata nel corso dell'interrogatorio, sostiene che la donna sia “troppo pericolosa” e che sussista ancora il pericolo di reiterazione del reato, anche in considerazione “degli appoggi e delle conoscenze” che la donna vanta nel quartiere.

Secondo l'accusa la donna avrebbe gestito, come mediatrice, la compravendita degli immobili Ater a Testaccio, con la complicità di sedicenti funzionari della stessa azienda. Inoltre per il pm la donna avrebbe anche controllato nel quartiere un giro di prostitute.

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