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Cronaca

Treni soppressi. Pendolari a regione Lazio: "Dove vanno a finire i nostri soldi?"

Lettera di un pendolare di Ladispoli che non è riuscito a partire perché il treno è stato soppresso, ma la neve non c'è più. Risponde la Regione Lazio

Un lettore di Ladispoli racconta quanto hanno vissuto i pendolari che hanno sofferto il disagio causato dal disservizio di Trenitalia durante i giorni della neve a Roma fino a questa mattina. Ma la neve non c'è più.

"Stando alle notizie dai vari telegiornali in questi ultimi giorni i pendolari della tratta FR5 Roma-Civitavecchia si consideravamo fortunati perché, almeno non era successo come per altri viaggiatori di rimanere bloccati per ore, nei treni, con le temperature rigidissime dei giorni scorsi.Tra l'altro su questa tratta è caduta poca neve. Non è stata fortuna, semplicemente non sono mai saliti:molte corse sono state soppresse.
In particolare - scrive- segnalo che da almeno 3 giorni il treno n. 7147 delle ore 7.39 che parte da Ladispoli per Roma Termini è puntualmente soppresso, non è dato sapere perché. Ciò ha creato problemi in quanto le 300 persone (circa) si sono riversate sul treno successivo e potete intuire in quali condizioni “bestiali” abbiamo viaggiato".Questo nonostante le garanzie di Trenitalia, riguardo al regolare funzionamento dei propri convogli.
Questa mattina dopo la soppressione del treno 7147 alcuni pendolari si son detti pronti a non pagare il biglietto (aumentato del 30,30%) se la situazione non migliora".

La regione Lazio sovvenziona il trasporto pubblico regionale gestito unicamente da Trenitalia e nel momento in cui succedono episodi come questi vengono applicate delle penali come previsto da contratto. Il giorno 4 febbraio in una nota dell'assessore regionale ai trasporti Francesco Lollobrigida si legge "chiederemo di verificare ogni mancanza di inefficienza dell'azienda impreparata a garantire adeguata informazione e soprattutto assistenza agli utenti, nonostante le nostre costanti sollecitazioni". Allora molto spontaneamente ci si chiede dove sono impiegati i ricavati delle multe alla società dei trasporti visto che le condizioni del servizio offerto non migliorano.

Dall'assessorato politiche della mobilità e del trasporto locale della regione Lazio fanno sapere che "la responsabilità del disservizio sono da attribuire unicamente a Trenitalia. L'ente pubblico, dopo l'assistenza prestata in quei giorni difficili, può limitarsi semplicemente all'applicazione di sanzioni e - per rispondere- i soldi ricavati vengono utilizzati al mantenimento del servizio stesso cosa che risulta difficile negli ultimi tempi, visti i tagli".


 

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