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Cronaca Guidonia Montecelio

Tre pistole e 300 proiettili in casa, indagini per accertare l'utilizzo delle armi

Sono stati i carabinieri a risalire all'abitazione di un 36enne di Guidonia

Sono state inviate ai Ris per gli esami balistici tre pistole detenute illegalmente da un uomo di Guidonia. Armi ma non solo, con i carabinieri che hanno trovato e sequestrato anche 300 proiettili. A trovarle nell'abitazione di un 36enne i militari della compagnia di Tivoli, che hanno poi arrestato l'uomo. 

Le indagini degli investigatori sono cominciate nel momento in cui è arrivata una informativa sul fatto che l'uomo, già noto per precedenti reati contro la persona, potesse detenere in casa un'arma clandestina. Da qui la perquisizione domiciliare nell'abitazione del 36ene romano residente nel comune della provincia nord est della Capitale. 

Una volta in casa i carabinieri - a conferma dei fondati sospetti - hanno rivenuto,  in una borsa occultata sopra di una armadiatura collocata in camera da letto le armi ed i proiettili. In particolare sono state trovate e sequestrate una pistola Beretta 35 calibro 7,65 avente la matricola abrasa, una pistola Walter calibro 22 risultata rubata, con denuncia presentata presso la stazione carabinieri di Monte Compatri, una pistola Beretta 84 FS cal. 9 corto, risultata smarrita, con denuncia presentata presso la stazione carabinieri di Riano, oltre a circa 300 proiettili illegalmente detenuti, materiale poi sottoposto a sequestro.

Sono quindi stati i carbinieri della tenenza di Guidonia a trarre in arresto il 36enne gravemente indiziato di detenere un’arma clandestina, nonché dell’illecito possesso del relativo munizionamento, oltre che della ricettazione del predetto materiale. Deferito all'autorità giudiziaria di Tivoli è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. 

Ascoltato dagli investigatori, il 36enne non ha fornito indicazioni chiare sulla provenienza delle armi con i carabinieri che proseguono le indagini al fine di accertare la responsabilità di eventuali altre persone. Fra le ipotesi non si esclide quella della "retta", ovvero della custodia delle armi da parte dell'uomo dietro compenso di denaro. Saranno ora gli esami balistici dei militari del Reparto investigazioni scientifiche dell'Arma ad accertare l'eventuale utilizzo fatto delle armi per compiere atti delittuosi. 

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