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Cronaca

Rifiuti, il Consiglio di Stato sospende la sentenza del Tar: "Sì al trasferimento di rifiuti"

Il Tribunale amministrativo aveva dichiarato illegittimo il decreto dell'ex ministro Clini annullando anche le decisioni del commissario Sottile sulla selezione degli impianti

I rifiuti di Roma possono essere portati fuori dalla Capitale. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato ribaltando quanto affermato nei giorni scorsi dal Tar che aveva ritenuto illegittimo il decreto emesso dall'ex ministro Clini. Lo ha deciso con un decreto monocratico il presidente della VI sezione, Luigi Maruotti.

Continuerà quindi il trasferimento negli impianti individuati dal commissario straordinario Goffredo Sottile: Albano Laziale (Roma), Viterbo, Colfelice e Castelforte (Latina).

Il provvedimento del Cds sospende la sentenza del Tar fino al prossimo 30 luglio, quando è stata fissa la camera di consiglio per l'esame in sede collegiale dell'appello proposto dal Ministero dell'Ambiente e dallo stesso Commissario per l'emergenza rifiuti. Come si legge nel decreto emesso dal Consiglio di Stato, “le delicate questioni sollevate con l'atto d'appello vanno esaminate al più presto nella sede collegiale, nel rispetto del principio del contraddittorio”.

In attesa che il collegio si pronunci però “emergono eccezionali ragioni di urgenza, tali da giustificare la sospensione della esecutività della sentenza appellata, al fine di consentire la prosecuzione dello smaltimento in discarica dei rifiuti, con immutate modalità, anche al fine di prevenire i disagi e le emergenze di natura sanitaria, che deriverebbero, inevitabilmente nell'attuale stagione estiva, dalla esecuzione della sentenza appellata”.

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