Mamma dona fegato alla figlia di 18 mesi: intervento riuscito al Bambin Gesù
La piccola soffriva di cirrosi biliare al fegato e il trapianto era l'unica possibile soluzione terapeutica. L'intervento, da donatore vivente, è il primo del genere nel Lazio
Una bambina di un anno e mezzo, affetta da una malattia terminale, la cirrosi biliare, è salva grazie ad un trapianto di fegato effettuato da donatore vivente. E' stata la madre a donare una parte del suo organo permettendo alla piccola la sostituzione di quello malato. Il delicato intervento ha impegnato, il 5 ottobre scorso, le equipe trapiantologiche dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù per 10 ore ed è il primo del genere nella regione Lazio. La mamma ha donato il secondo e il terzo segmento del fegato (l'organo si compone in totale di 8 segmenti), corrispondenti al lobo epatico sinistro. L'operazione è perfettamente riuscita e le condizioni delle due pazienti non destano preoccupazioni.
Grazie a questo intervento, sottolinea l'ospedale pediatrico, la bambina potrà riprendere a condurre una vita normale. Senza dubbio, uno dei principali vantaggi del trapianto da vivente per la piccola è stato di non aver dovuto aspettare in lista per lunghi mesi, considerando che la sua condizione peggiorava giorno dopo giorno. Recenti studi epidemiologici, spiega il Bambino Gesù, hanno confermato da un lato la sicurezza della donazione da vivente, dall'altro la superiorità del trapianto da vivente, in termini di qualità funzionale e di sopravvivenza dell'organo a lungo termine, rispetto a quello da donatore non vivente. Anche la qualità e l'aspettativa di vita del donatore rimangono del tutto analoghe a quelle del resto della popolazione. (fonte Ansa)