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Cronaca

Corruzione e traffico rifiuti: sei arresti, tra loro anche quattro carabinieri

Sono stati contestati i reati di traffico illecito di rifiuti, corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio ed accesso abusivo ad un sistema informatico

Sei persone, tra cui quattro carabinieri, sono state arrestate su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma con l'accusa di traffico illecito di rifiuti, corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio ed accesso abusivo ad un sistema informatico.

Le indagini, iniziate nel 2017, sono state coordinate dalla Dda della capitale e sono state seguite dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico. L'accusa nei confronti degli uomini dell'Arma è quella di essersi adoperati più volte per fornire agli imprenditori indagati notizie riguardanti le attività di polizia giudiziaria in corso. Il tutto avveniva dietro compensi in denaro.

"La Procura di Roma è grata ai carabinieri del comando tutela ambientale che hanno scoperto una falla al loro interno e hanno raccolto prove fondamentali per eseguire provvedimenti restrittivi", ha commentato il procuratore di Roma, Michele Prestipino.

L'indagine è partita per verificare l'attività di una serie di aziende di autodemolizioni, che omettevano di bonificare le carcasse dei veicoli rottamati, prima di conferirli alle altre ditte della filiera. Gli inquirenti hanno constatato che i mezzi "non venivano privati dei materiali e delle sostanze inquinanti", poi una volta compattati era attribuito loro "un codice di classificazione" che indicava un rifiuto "trattato ed idoneo" quando in realtà non lo era. L'indagine si è concentrata su una società di Bologna (la notizia completa su BolognaToday).

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