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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Torrino / Via Mar della Cina

Torrino: pulizia strade per multe fini a se stesse

Riceviamo e pubblichiamo la denucia di un lettore. Via mar della cina, zona Torrino: "nel 2008 finalmente Roma si fa viva", portando multe, disagi, disservizio, mascherati da servizio di pulizia strade

VIA MAR DELLA CINA ALLAGATA
Il Torrino ha sofferto e soffre la distanza da Roma, in senso fisico e in senso amministrativo. Via Mar della Cina esiste da vent’anni. Chi è letteralmente cresciuto con lei ricorda:

- L’assenza di collegamenti e mezzi pubblici. Dopo 10 anni di isolamento, solo nel 2003 a grande richiesta di cittadini arriva la linea 778: di fatto è una linea fantasma, una “bandierina” di presenza per l’Atac, male progettata e percentualmente inutile al cittadino tanto che le fermate sono deserte e l’autobus immoralmente vuoto (e spesso guidato in modo irresponsabile).

- I periodici allagamenti, in particolare dal civico 179 al 200. Non serve un alluvione, basta molta pioggia, ed incredibilmente una strada costruita su un colle si allaga. Sistema di defluizione delle acque piovane totalmente fuori uso, probabilmente otturato dall’assenza di manutenzione e pulizia.

- La stradina che porta i cittadini da via Mar della Cina verso largo Piazza Tienanmen (un nome, un programma), per andare in cerca di un servizio di trasporto pubblico concreto. Un fiumiciattolo fangoso di inverno, un sentiero di rovi e insetti d’estate. Forse dargli una sistemata?

- Lo slalom fra le buche nel manto stradale. Generalmente ha poco da invidiare al resto della Capitale, ma il mal comune non deve mai essere un mezzo gaudio. Eccezioni: i gommisti (auto) e i fisioterapisti (moto, scooter) ringraziano.

- Lo slalom fra le feci dei cani sui marciapiedi, che vuol dire inciviltà dei padroni, ma anche assenza di piccole strutture che incentivino la pulizia: cestini, in alcune zone aiuole e più in generale aree cani attrezzate (e non solo uso autogestito di aree vedi in abbandono). Eccezioni: intravisti vigili perquisire padroni di cani e multarli se sprovvisti dei sacchetti per raccogliere le feci.

- La fontanella pubblica, simile in tutto a quelle di Roma, ma senz’acqua da una quindicina di anni.

 - Assenza di luoghi liberi più o meno attrezzati dedicati all’incontro e svago per i giovani e per i giovanissimi. Forse è la necessità più invisibile a breve termine ma più grave a lungo termine. Riflettiamo sulle piccole zone autogestite dai ragazzi, con allestimento spontaneo e scoordinato di panchine e tavolini. Questa voce è indicata a fine elenco per sfiducia.

 - Depuratori, piazzali alienanti (Cina, Tienammen), etc etc…

In questo contesto, nel 2008 finalmente Roma si fa viva anche nella provincia dell’impero, portando in dono un assaggio degli usi, costumi e servizi fino a quel momento riservati alla Capitale. Di che si tratta? Un autobus efficiente, una fermata della metro, decentramento di uno degli eventi culturali finanziati dal Comune, biciclette pubbliche in stile “Rome Bike”, aree attrezzate per piccoli cittadini, aree attrezzate per cani, pulizia delle vie di defluizione idrica stradale, e molte alte cose che ogni cittadino locale potrebbe legittimamente reclamare. Invece cosa viene importato? La transumanza del cittadino automunito. In altre parole: Multe, disagi, disservizio, mascherati da servizio di pulizia strade.

Un esempio:

Venerdì 9 gennaio 2009, pulizia strade in via Mar della Cina.
Ore 8:20, nel tratto di divieto di sosta “dalle 6:30 alle 9:00”, in prossimità del civico 200, vigili urbani fanno multe alle automobili rimaste ivi in sosta, ad intralciare l’operato delle squadre dell’Ama. Contemporaneamente la squadra dell’Ama (che dovrebbe appunto operare sul suddetto tratto stradale) in realtà sta nettamente operando nel mezzo del tratto stradale vietato “dalle 9:00 alle 12:00”, con l’ovvio handicap dovuto alle automobili ivi legittimamente in sosta. Quindi la pulizia diventa costosa ed inefficiente, e le multe unicamente fini a se stesse.
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