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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Tor di Valle, Micarelli: " I dipendenti dell'ippodromo hanno diritto ad un lavoro"

Stamattina incontro in Campidoglio fra una delegazione di lavoratori e le istituzioni. Il segretario di CGIL: "L'assessore ha promesso impegno per risolvere questa situazione"

Chiedono un lavoro, nulla di più. Sono i 51 dipendenti dell'ippodromo di Tor di Valle che, da ieri, sono ufficialmente disoccupati e che stamattina hanno presidiato sotto il Campidoglio. Una delegazione di loro è riuscita ad ottenere un incontro, per sperare ancora. Camminando verso gli uffici del Sindaco, sulla strada trovano dei cavalli e non possono fare a meno che avvicinarsi e accarezzarli. Quello è il loro lavoro, ma è anche la loro vita.

IL FALLIMENTO - Oggi dovrebbero partire ufficialmente le lettere di licenziamento ed entro pochi giorni la Sais, società che ha sempre gestito Tor di Valle, dovrebbe essere dichiarata fallita. Se così fosse, i lavoratori saranno finalmente pagati, almeno in parte, in quanto creditori privilegiati. Sono dieci mesi, infatti, che molti di loro lavorano senza percepire lo stipendio. Avere parte degli arretrati sarebbe un primo passo avanti, ma per alcuni potrebbe non bastare. "Sono 37 anni che lavoro all'ippodromo - dice un dipendente - e ora? E' l'unico lavoro che so fare e ne ho bisogno".

Presidio dipendenti Tor di Valle

L'INCONTRO - "Siamo abbastanza soddisfatti", ha dichiarato Fabrizio Micarelli, CGIL Roma e Lazio, subito dopo l'incontro. "Ci siamo visti con Alessandro Cochi, delegato all'assessorato dello sport, e altri delegati del Sindaco - ha continuato il sindacalista - gli abbiamo spiegato la situazione e abbiamo fissato un nuovo appuntamento a quindici giorni". In questo tempo le istituzioni "contatteranno la Sais e Parnasi, proprietario del territorio dove sorge l'ippodormo, per cercare di trovare una soluzione". Se dovessero ricevere una risposta negativa, "l'alternativa resta Capannelle". 

L'ippodromo di Tor di Valle: da 'Mandrake' a 'Franchino'

CAPANNELLE, MA NON PER TUTTI - La seconda soluzione, infatti, prevede la costruzione di una pista di trotto all'ippodromo di Capannelle, occupando i lavoratori di Tor di Valle. "Il problema - analizza Micarelli - è che a Capannelle sono già in esubero e quindi è impossibile che vengano assunti tutti i 51 lavoratori di Tor di Valle". Mentre il "nostro impegno - ha concluso - è che tutti trovino occupazione e per questo non li lasceremo soli". 

Comunicato di precisazione della Sais

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