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Cronaca Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca: 120 euro al giorno per fare da vedetta e nascondigli per le dosi, così funziona lo spaccio

In un video in possesso della redazione di RomaToday le immagini di come avviene lo spaccio nel quartiere

I nascondigli più disparati, stipendi più o meno fissi alle vedette ed una conformazione territoriale del quartiere che aiuta chi cerca anfratti sicuri. È così che viene organizzato lo spaccio a Tor Bella Monaca, quartiere della periferia est di Roma dove, quotidianamente, poliziotti e carabinieri in borghese controllano l'area.

In un video in possesso della redazione di RomaToday, registrato nel pomeriggio del 13 febbraio, si vede un pusher vendere la "merce" al suo cliente. Allunga il braccio in un vaso che divide l'ingresso di un palazzo in via dell'Archeologia con un terrazzo, afferra le dosi che riesce a recuperare e, dopo aver concordato il prezzo, conclude l'affare. Il cliente, soddisfatto della dose di morte giornaliera, si allontana mentre lo spacciatore ripone nel nascondiglio di fortuna quanto ha da vendere.

Il vaso è solo uno dei luoghi in cui vengono nascoste le "pallette" di droga. Nel corso degli ultimi controlli, con conseguenti arresti, dei Carabinieri di Tor Bella Monaca risulta quanto siano machiavellici i venditori di stupefacente. Chi nasconde le dosi nelle spazzole, chi nei lettori dvd, barattoli dell'olio, chi negli ovetti sorpresa e chi, invece, usa i manici delle scope, i cassonetti Ama oppure i serbatoi delle auto.

Non mancano quelli, invece, che sfruttano gli edifici di via dell'Archelogia, via Quaglia o largo Mengaroni. Qui la droga viene nascosta nei vani degli ascensori rotti, cantine, sottoscala, oppure tra i corrimano o i muri di cinta. Insomma, ci si ingegna pur di tentare di sfuggire all'occhio delle forze dell'ordine.

E per evitare gli arresti, il sistema dello spaccio messo in piedi fa leva anche sulle vedette. Ruoli che nel quartiere, per qualcuno, sono vere e proprie figure professionali. Gli spacciatori, che quasi mai lavorano da soli, fanno leva sulla difficoltà, per alcuni, di trovare un impiego e così offrono una alternativa, comunque illegale. Fare la vedetta paga. Chi "lavora" per i pusher si può portare a casa fino a 120 euro al giorno, per turni quotidiani di 8 ore. Minorenni e disoccupati sono "prede" facili, ma ultimamente anche i così detti insospettabili vengono assoldati, come nel caso del disabile arrestato ad inizio settimana.

Un modus operandi collaudato che, in alcune situazioni, si nasconde anche dietro l'edilizia popolare con alloggi Ater o del Comune di Roma utilizzati come base dello spaccio. Case controllate sempre più di frequente da parte delle forze dell'ordine che, notando un anomalo via vai, fanno scattare blitz a campione.

Che Tor Bella Monaca sia una nota piazza dello spaccio non è una novità. L'anima del quartiere, però, sta cambiando. Sono sempre più le denunce che giungono a Carabinieri e Polizia. Chi conosce bene il territorio racconta di come l'omertà, ancora presente, sta lasciando sempre più spazio ad una voglia di riscatto.  

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