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Cronaca

Il raduno dei tifosi della Roma non era autorizzato. E dopo la nuova beffa la Prefettura promette una stretta

Secondo fonti della prefettura si valuterà maggiore rigore nei confronti di chi crea assembramenti perché non è tollerabile, a tutela della collettività, il ripetersi di manifestazioni spontanee

Tifosi assembrati, uniti, senza mascherine e tutti festanti, con la Roma come unico pensiero, dimenticandosi della pandemia in corso. Sono immagini che hanno colpito quelle viste a piazza del Popolo con migliaia di tifosi giallorossi tra le via del centro dalla Capitale per festeggiare i 94 anni del club di Trigoria. Video e foto che hanno riportato alla mente i festeggiamenti dell'Italia dopo la vittoria all'Europeo e che ora non saranno più tollerati dal Prefetto Matteo Piantedosi. È questo quanto trapela da palazzo Valentini dopo il maxi raduno di tifosi della Roma di mercoledì sera anche se, al momento, ancora non c'è conferma da parte di denunce arrivate a chi era in piazza. 

Tifosi in festa a Roma, due maxi raduni in 10 giorni

Il problema, al di là delle precauzioni che le Istituzioni pensano di adottare, però c'è. Anzi c'è stato, con il cuore della Capitale diventato scenario di cortei festanti visti in epoca pre Covid. E se i caroselli di mezzanotte, dopo il rigore parato da Gigio Donnarumma e la vittoria dell'Italia all'Europeo - seppure selvaggi - potevano essere in qualche modo comprensibili, quello che è accaduto dopo no. Prima la trattativa "Stato-Bonucci", poi la sfilata degli Azzurri con tanto di pullman scoperto in giro per la città con migliaia di tifosi al seguito, appiccicati, senza mascherine e festanti a passo d'uomo, quindi la polemica alzata dal Prefetto rispedita al mittente dalla Figc sul rimpallo di responsabilità. 

Un fatto che ha indignato non poco anche l'assessore alla sanità laziale Alessio D'Amato che, dopo l'impennata dei contagi e i cluster post Europeo, ha parlato senza mezzi termini di 'effetto Gravina'. Eppure la "lezione" non sembra essere servita. Mercoledì in piazza a festeggiare sono scesi i tifosi della Roma. In migliaia anche in questo caso. Anche qui era facile vedere giovani con le mascherine abbassate, abbracciati e uniti a piazza del Popolo, via degli Uffici del Vicario (sotto la sedere della Roma) e Fontana di Trevi. La manifestazione, anche in questo caso, non era stata preannunciata alla Questura di Roma.

La Prefettura promette una stretta

Le immagini sono diventate virali e hanno indignato, non poco, chi ogni giorno rispetta le norme anti contagio. Un malumore percepito anche dal Prefetto di Roma che ha giurato una stretta sui maxi raduni selvaggi anche perché, in un periodo di risalita dei contagi, gli assembramenti visti "non possono pregiudicare la ripresa della collettività che, invece, si segue le norme anti contagio" e per questo si valuterà, l'adozione di "restrizioni o divieti nei confronti di chi non rispetta le regole e crea assembramenti", è il pensiero che emerge dalla prefettura.

La manifestazione, che per quanto riguarda la gestione dell'ordine pubblico è stata "efficiente" - trapela da palazzo Valentini - tanto che si è svolta senza incidenti, pone però di nuovo il tema degli assembramenti e del contenimento della diffusione dei contagi Covid.  Dalla prefettura emerge forte il richiamo alla responsabilità dei cittadini per evitare assembramenti. Di fronte a un trend dei contagi in salita e a fronte di comportamenti "sconsiderati di pochi", si evince che si valuterà un maggiore rigore nei confronti di chi crea assembramenti perché non è più considerato tollerabile il ripetersi di manifestazioni spontanee come quelle di ieri. Al momento, però, non c'è conferma sulle denunce a chi era in piazza a tifare Roma mercoledì. 

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