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Cronaca Flaminio / Largo Maresciallo Diaz

Coppa Italia: un patteggiamento e due obblighi di firma per gli ultras della Lazio arrestati

I giudici della Quinta sezione hanno accordato il patteggiamento a 2 mesi e 20 giorni con pena sospesa per uno dei tre laziali arrestati dopo i fatti sul Lungotevere

Il Tribunale di Roma ha disposto una condanna a due mesi e 20 giorni e due obblighi di firma (per tre volte a settimana) per i tre dei cinque tifosi della Lazio arrestati mercoledì in occasione dei disordini scoppiati a Ponte Milvio poche ore prima dell'inizio della finale di Coppa Italia, Atalanta-Lazio, durante i quali era rimasto ferito il comandante del gruppo Cassia della Polizia locale di Roma Capitale e un altro agente.

Il processo per i due tifosi che hanno l'obbligo di firma è stato fissato per il 24 maggio. La condanna, con pena sospesa, per il 22enne che aveva lanciato un fumogeno durante gli incidenti è arrivata in seguito all'accoglimento da parte del collegio giudicante della richiesta di patteggiamento avanzata dal suo legale. Ai tre tifosi era contestato dalla Procura il reato di "resistenza aggravata a pubblico ufficiale".

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Nel frattempo, ieri, il Presidente Claudio Lotito ed il Prefetto Nicolò D'Angelo, attuale Capo della Sicurezza della Lazio, hanno fatto visita al dirigente del XV Gruppo Cassia della Polizia Locale di Roma Capitale, Ugo Esposito, rimasto ferito durante gli scontri di mercoledì esprimendo vicinanza alla Polizia Locale ed a tutte le forze dell'ordine impegnate nei servizi di sicurezza.

Lotito e D'Angelo hanno ribadito la "condanna di questi gesti criminali che nulla hanno a che vedere con lo spirito sportivo che anima i veri tifosi". In merito ai fatti accaduti nella serata di ieri il Corpo si costituirà parte civile per i danni e le offese subite.

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