Tentato suicidio a Regina Coeli: detenuto 25enne prova ad impiccarsi
Il giovane è stato salvato in tempo dal personale di Polizia Penitenziaria. Solamente pochi giorni fa un detenuto di appena 22 anni si era suicidato e la sua ultima lettera indirizzata al fratello è stata poi resa pubblica
Sempre più delicata la situazione nel carcere romano di Regina Coeli. Dopo la tragedia della sera del 24 febbraio dove un detenuto italiano di 22 anni si è suicidato, una situazione simile è andata in scena oggi. Una tragedia sfiorata, questa, dove un detenuto romeno di 25 anni, alle 12:40, ha tentato di impiccarsi presso la sezione 8^ del carcere romano di Regina Coeli.
A renderlo noto è il Fns Cisl Lazio. Il giovane, recluso con il reato di violenza, è stato fortunatamente salvato in tempo dal personale di Polizia Penitenziaria.
Un disagio enfatizzato dal sovraffollamento delle carceri, secondo la sigla sindacale: "Attualmente sono presenti in carcere 921 detenuti rispetto ai previsti 622 cioè un sovraffollamento di 299 detenuti in più. Un sovraffollamento che si registra anche a livello regionale. L'Istituto di Latina risulta a livello nazionale superiore al limite del 120% e quindi tra i 10 istituti più affollati , mentre Rebibbia ha un sovraffollamento del 119% complessivo".
La Fns Cisl Lazio per il carcere di Rebibbia ha chiesto "la chiusura del Reparto G9", poichè "degradante per i detenuti ed insalubre quale posto di servizio per il personale di Polizia Penitenziaria che vi espleta servizio. Reparto che prossimamente sarà oggetto di ristrutturazione".
Il tutto per evitare casi drammatici come quello del detenuto italiano di 22 anni morto impiccato utilizzando un lenzuolo legato alla grata del bagno di Regina Coeli. (Qui l'ultima lettera scritta al fratello prima di morire).