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Cronaca Velletri

Carcere Velletri: detenuto si avvolge in un lenzuolo e si dà fuoco

Il Sippe: "Il Penitenziario è diventato una vera e propria polveriera pronta ad esplodere"

Si è avvolto in un lenzuolo e si è dato fuoco. A tentare l'estremo gesto un detenuto ristretto nel carcere dei Castelli Romani. E' accaduto intorno alle 13:00 di giovedì 4 febbraio, a darme notizia il sindacato Sippe di Polizia Penitenziaria.

Come scrivono dalla sigla sindacale dei baschi azzurri: "Un detenuto Italiano ristretto in una delle sezioni del padiglione D del carcere di Velletri, è andato in depressione e si è dato fuoco in un lenzuolo. Sembrerebbe che il detenuto, prima del gesto estremo, si trovasse dentro la sua stanza detentiva quando all’improvviso ha deciso di avvolgersi in un lenzuolo per poi uscire ed attraversare il corridoio della sezione avvolto dal fuoco".

"Fortunatamente, alcuni detenuti che si trovavano in quel momento a passeggiare nella sezione, vedendo l’uomo in fiamme si sono immediatamente prodigati a spegnere il fuoco evitando di conseguenza che potesse succedere il peggio. I detenuti che hanno spento il fuoco hanno riportato alcune ustioni sulle mani, ma nulla di grave. L’ Agente - scrive ancora il Sippe in una nota stampa - addetto al controllo della sezione ha immediatamente allertato i Sanitari della locale Infermeria e fatto visitare il detenuto Italiano che ha commesso il gesto estremo ed i detenuti che hanno riportato le ustioni sulle mani per spegnere il fuoco. Per fortuna anche il detenuto in questione ha riportato solo alcune ustioni sul corpo, nulla di grave, ma poteva succedere il peggio".

"Il Penitenziario di Velletri – denuncia il sindacalista del Sindacato Polizia Penitenziaria Carmine Olanda -  è diventato una vera e propria polveriera pronta ad esplodere, la mancanza di personale e l’egoismo dell’Amministrazione sono l’innesto all’esplosione. Al danno si aggiunge anche la beffa – commenta ancora Olanda – in questo momento difficile è stata recentemente disposta dall’Autorità Penitenziaria l’apertura di una sezione (chiusa in precedenza per ristrutturazione) per trasformala come monitoraggio Covid19 per i detenuti nuovi giunti provenienti dalla libertà".

"Come Sindacato – conclude Olanda – comprendiamo l’emergenza della Pandemia in corso, siamo favorevoli per l’attuazione di ogni mezzo di prevenzione Covid19 messo in atto, ma non possiamo tollerare in nessun modo che tutto ciò accada senza personale Sanitario e Penitenziario sufficiente".

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