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Cronaca Casal de Pazzi

“Lasciateme sta’, vojo morì”, agenti lo afferrano per le gambe e lo salvano dal suicidio

L’uomo è stato poi trasportato in ospedale. L’intervento della polizia nella zona di Casal de’ Pazzi

Una madre in lacrime sotto choc, sul tetto del palazzo, a venti metri di altezza il figlio, con le braccia e le gambe nel vuoto, pronto a mettere in atto l’estremo gesto. Questa la situazione che si sono trovati davanti i poliziotti che alle prime luci di domenica mattina sono intervenuti in una palazzina in zona Casal de’ Pazzi dopo una chiamata che indicava una persona a cavalcioni di un cornicione con chiari intenti suicidi.

Sono le 6:00 di ieri mattina quando una donna richiede l’intervento al 112 dopo aver visto il figlio di 40 anni salire sulla tettoia della palazzina dove vivono insieme nella periferia nord est della Capitale. Sul posto arrivano gli agenti dei commissariato San Basilio e Prenestino di polizia che trovano la donna in lacrime che indica loro il figlio sdraiato sulla tettoia senza parapetto al quinto piano del palazzo di Casal de’ Pazzi.

In attesa dell’arrivo dei pompieri i poliziotti non ci pensano un attimo e salgono sul tetto spiovente, scivoloso e senza parapetto. Davanti a loro un uomo, sdraiato, con legato al collo un tubo di gomma per annaffiare. I due poliziotti prendono minuti preziosi instaurando un dialogo con l’uomo che ribadisce agli agenti i suoi intenti: “Voglio morire, lasciatemi in pace, la mia vita è uno schifo, lasciateme sta’ in pace, me vojo butta'’" e si lascia cadere nel vuoto.

I poliziotti si lanciano a loro volta verso l’uomo rischiando loro stessi di cadere ma lo riescono ad afferrare per le gambe prima che precipiti da un’altezza di circa 20 metri. Preso dagli agenti l’aspirante suicida prova a divincolarsi urlando “Lasciateme anna’, vojo morì”. Nonostante la resistenza del 40enne i poliziotti riescono a trattenerlo per poi trovare l’aiuto di altri colleghi che, facendo una sorta di cordone umano, riescono a tirare sul tetto l’aspirante suicida ed a mettere in sicurezza i primi due poliziotti intervenuti.

Affidato alle cure del personale del 118, con l’ausilio dei vigili del fuoco, il 40enne è stato quindi trasportato all’ospedale Sandro Pertini in codice rosso per gli accertamenti del caso con la madre del 40enne in lacrime a ringraziare i poliziotti per aver salvato la vita al proprio figlio.  

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