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Cronaca Affile

Telo rosso sul mausoleo di Affile: il blitz di Roma Futura

Il sacrario, inaugurato lo scorso 11 agosto, è finito nel mirino di aspre polemiche. E' infatti dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani ed ha ricevuto un finanziamento regionale di 180 mila euro

Un telo rosso per nascondere il tanto contestato sacrario di Affile dedicato al ministro di Salò Rodolfo Graziani. L'azione è stata compiuta da alcuni esponenti del collettivo Roma Futura che hanno anche simbolicamente intitolato con un cartello la piazza a Sandro Pertini. Rimossa anche la bandiera tricolore. Sul posto sono arrivati i carabinieri.

"Un'azione per igienizzare il paesaggio e rinfrescare la memoria. Questo mausoleo è un'offesa alla storia democratica del nostro Paese - commenta Gianluca Peciola, portavoce di Roma Futura e dirigente romano di Sinistra Ecologia e Libertà - Domani sarà celebrata la Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime della Shoah. Noi non dimentichiamo i milioni di morti provocati dal nazifascismo. Noi non dimentichiamo il ruolo di Rodolfo Graziani in questo sterminio". E ancora.

“Esprimo la mia più totale solidarietà al collettivo Roma Futura che questa mattina ha coperto il Mausoleo dedicato al generale fascista Graziani ad Affile, intitolando la Piazza a Sandro Pertini. Questa opera vergognosa è stata finanziata dalla Regione Lazio per un totale di 180mila euro di fondi pubblici. – sottolinea Gino De Paolis, candidato per Sel alla Regione Lazio – Chiederò chiarimenti sullo stanziamento di questi fondi. La Regione metterà in atto tutte le azioni necessarie per riqualificare il parco e abbattere il mausoleo a Graziani. Mi stupisce- ha aggiunto De Paolis-la reazione del Sindaco di Affile, offeso da un'azione che il portavoce del collettivo Roma Futura Gianluca Peciola ha descritto benissimo: un gesto per non dimenticare le stragi del fascismo, proprio alla vigilia del giorno della memoria. Chiedo al Sindaco che difende il valore di questo ignobile Mausoleo, quanto valuterebbe quello a Sandro Pertini?".

TRA BLITZ E POLEMICHE - Il sacrario, inaugurato lo scorso 11 agosto, è finito alla ribalta internazionale. Una pioggia di polemiche che dura tuttora sull'opportunità di dedicare il mausoleo al gerarca fascista e sul finanziamento regionale di 180 mila euro. Il Gruppo Sel della Provincia di Roma lo ha definito "illegale e incostituzionale", e già lo scorso 12 settembre è stato danneggiato con scritte lasciate con vernice spray. Sui muri sono comparse scritte come 'No al fascismo','Macellai', 'Patria assassina', 'Per tuoi massacri compiuti un monumento per le tue vittime' e "Chiamate eroe un assassino'. Gli autori del raid, tre giovani di Subiaco, sono stati subito individuati e denunciati dai carabinieri.

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