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Circo Massimo: tassisti in arrivo da tutta Italia contro le liberalizzazioni

Nuovo incontro dei tassisti che stavolta si sono dati appuntamento al Circo Massimo dove terranno un'assemblea contro le liberalizzazioni. Presenti diverse delegazioni

I tassisti non perdono mordente nella loro protesta: da tutta Italia si stanno radunando al Circo Massimo per l'assemblea che è terminata alle 14.
Al momento sono circa 300 i conducenti arrivati.

Nella giornata di ieri la convocazione dell'assemblea odierna era stata in forse dopo le dichiarazioni del presidente di Uritaxi, Loreno Bittarelli, che la aveva posticipata al 18 gennaio, ovvero un giorno dopo l'incontro tra la categoria e il governo. Una presa di posizione definita da numerose sigle sindacali (tra cui Unica-Cgil, Ugl Taxi, Federtaxi e Cisl) "unilaterale". Per questo i sindacati nel pomeriggio di ieri si erano recati dal questore per definire le modalità dell'assemblea al Circo Massimo.

Tassisti al Circo Massimo - TmNew/Infophoto

Assente Uritaxi di Loreno Bittarelli. La voce unica che scaturisce dai circa 500 tassisti liberi dal servizio presenti recita che "non si tratta sul cumulo delle licenze". L'unica liberalizzazione di cui vogliono sentire parlare i conducenti delle auto bianche è quella degli orari, "come previsto dal governo anche per i commercianti". E chiedono che si applichi, come fosse quasi uno slogan, "una licenza, un'auto, un turno". "Quella di oggi è stata un'assemblea partecipata e responsabile - spiega il segretario nazionale di Unica Cgil, Nicola Di Giacobbe - siamo disponibili a discutere seriamente col governo di trasporto pubblico locale. Ma al governo chiediamo: perché a tutte le categorie si chiede più orario di lavoro e ai tassisti no? Cosa c'è dietro questa mancata richiesta di orario di lavoro? La difesa forse di altri interessi?".

Presente in piazza anche il segretario di Ugl taxi, Pietro Marinelli: "Se il governo vuole aprire un discorso serio siamo pronti e disposti, ma se chiedono la vita, quella non la diamo a nessuno". Gli fa eco Giovanni Maggiolo, Unica Cgil di Milano: "Ho sentito dal governo proporre modelli differenti come Barcellona o New York, tutte realtà che non sono liberalizzate. Ho sentito proporre la liberalizzazione del servizio per diminuire le tariffe ma è dimostrato che la liberalizzazione dei taxi porta solo a un aumento delle tariffe: le 5 città più care d'Europa sono città che hanno il servizio liberalizzato". I tassisti si sono dati appuntamento a domani intorno alle 16 per aspettare le decisioni dell'incontro col governo previsto per le 18.
 

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