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Cronaca

I tassisti bloccano via del Corso: esplosi petardi. In cinque si incatenano a Palazzo Chigi

Migliaia in piazza. I tassisti chiedono ormai da giorni lo stralcio dell'articolo 10 del ddl concorrenza

Sono arrivati a Roma tassisti da tutta Italia. Dalle 11:30 in migliaia hanno marciato in via del Corso verso con Palazzo Chigi. Una protesta rumorosa con fumogeni e un lancio di petardi. A bloccare la loro marcia, la polizia che si è frapposta anche con il reparto mobile e i mezzi blindati.

I tassisti chiedono ormai da giorni lo stralcio dell'articolo 10 del ddl concorrenza che prevede la liberalizzazione del settore. Slogan contro l'esecutivo, il presidente del Consiglio Mario Draghi, ma soprattutto contro Uber. Cori anche contro i giornalisti. La protesta di oggi si è scatenata dopo la manifestazione di 5 tassisti, che ieri si sono incatenati davanti palazzo Chigi. I cinque rappresentanti dei tassisti hanno passato la notte incatenati. 

Perché i tassisti hanno paura delle liberalizzazioni

"Chiediamo che il governo stralci l'articolo 10 del ddl concorrenza e apra subito un tavolo di confronto con tutti gli attori interessati", la richiesta in coro. Il documento, ripercorrendo le tappe della causa avviata contro Uber Black nel 2016 per concorrenza sleale, sottolinea "come alla luce di quanto già accaduto e in funzione di ciò che ulteriormente emerge dall'inchiesta Uber Files, gli operatori del comparto taxi non sono assolutamente disposti ad accettare che le regole del loro lavoro vengano riscritte attraverso una delega che non comporta un loro coinvolgimento diretto e dell'intero Parlamento". 

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