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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ciampino

Ciampino, tassista preso a calci e pugni. Setto nasale e mandibola rotti

E' successo a un tassista che aveva risposto a una chiaamta al radiotaxi, ma invece dei 2 clienti, giunto sul posto, trova un gruppo di ragazzi che vuole a tutti i costi salire sull'auto. Al rifiuto dell'uomo, i giovani lo aggrediscono

I numerosi episodi di violenza perpetrati ai danni dei conducenti degli autobus ci aveva fatto dimenticare di un'altra categoria, molto spesso anch'essa esposta al rischio di aggressioni. E' quella dei tassisti. Oggi il quotidiano "Il Messaggero" riporta la notizia di un tassista insultato, preso a calci e a pugni da un gruppo di ragazzi. E' successo domenica mattina verso le 4.30 a Ciampino. Il tassista aveva risposto a una chiamata al radiotaxi per una corsa in viale Kennedy, davanti a un bar, aperto tutto la notte. Invece dei due clienti però ha trovato una decina di ragazzi che volevano a tutti i costi farsi portare in un altro punto della città. Al rifiuto della corsa, che lui non poteva fare visto che era stato prenotato tramite radiotaxi a quell’indirizzo, si sono infuriati e invece di scendere, si legge ancora nell'articolo, lo hanno preso a calci e pugni. Trasportato all'ospedale San Camillo, l’uomo ha riportato una frattura della mandibola, il setto nasale rotto e dodici punti di sutura.

Grande è la rabbia dei colleghi. "Non gli hanno dato nemmeno il tempo di reagire - si sfoga uno di loro - una violenza inaudita. Una follia da branco. Non si può rischiare la vita in questo modo mentre si lavora. Adesso chi lo ripaga? Dovrà stare fermo per molto tempo". "Si preoccupano delle tariffe - continua l'uomo - ma di sicurezza per i tassisti, soprattutto per quelli che fanno la notte non se ne parla mai. E nemmeno si cerca di trovare soluzioni per aiutarli". Indignati anche gli altri colleghi: "Ora basta. La vita prima di tutto. Si dimentica troppo spesso che chi veste i panni del tassista è un papà o una mamma come tutti gli altri, o comunque un professionista che svolge il suo lavoro - tuona Marco, da cinque anni tassista - Non è il primo a rischiare la vita in questo modo e soprattutto senza alcun motivo, e non sarà l’ultimo se non si interviene". Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa Radiotaxi 3570, propone una soluzione al problema. "Bisogna aiutare i tassisti a prevenire questi episodi criminali: purtroppo sempre più spesso sono facili prede di teppisti e rapinatori. Un deterrente e allo stesso tempo una soluzione, come dico da tempo ormai, sono le telecamere a bordo delle macchine".

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