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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tassista condannato per avere aggredito un conducente Ncc

I fatti risalgono al 2017, periodo in cui la tensione in città era palpabile per la possibile regolarizzazione di Uber

Un anno di carcere con la sospensione condizionale subordinata al risarcimento del danno: è la condanna stabilita da un giudice del tribunale di Roma a carico di un tassista che, nel 2017, ha aggredito un autista Ncc che stava facendo salire in auto una cliente nella zona di largo Torre Argentina, a due passi da Piazza Venezia.

I fatti risalgono a un periodo in cui a Roma infuriava la polemica per la votazione in Senato del cosiddetto “emendamento Uber”, quello che secondo i tassisti avrebbe spianato la strada all’approdo del servizio di noleggio auto con conducente nella Capitale e in altre città italiane. Un periodo, quello di ormai cinque anni fa, in cui i tassisti si erano mobilitati con proteste e scioperi prolungati, e in cui il clima era rovente. Una tensione che la notte del 15 marzo 2017 è esplosa quado un tassista ha visto un conducente Ncc caricare una passeggera che aveva richiesto il servizio.

L'aggressione davanti alla cliente e alla polizia

Stando a quanto ricostruito in aula, l’autista - un romano che all’epoca dei fatti aveva 41 anni - era arrivato con la sua Mercedes in largo di Torre Argentina per rispondere alla chiamata di una cliente, salita all’altezza di corso Vittorio Emanuele. Subito dopo una persona con la testa coperta da un cappuccio (identificato poi in un 31enne di professione tassista) si era avvicinata all’auto iniziando a prendere a pugni i finestrini e chiamando a raccolta gli altri tassisti in sosta nella vicina area.

“Venite qui che la blocchiamo”, avrebbe detto il tassista ai colleghi, tornando poi a rivolgersi al conducente di Ncc: “Da qui non ti muovi, abusivo, falla scendere”, in riferimento alla passeggera. Il conducente a quel punto aveva deciso di provare a spostarsi, ma il tassista era salito sul cofano dell’auto e vi era rimasto attaccato continuando a intimare al conducente di fermarla. Il 41enne a quel punto aveva chiamato il 112, e l’operatore gli aveva consigliato di dirigersi in via della Conciliazione per avvicinarsi al presidio fisso di polizia. Arrivato davanti alla pattuglia era sceso, e nonostante la presenza degli agenti il tassista lo aveva aggredito, davanti ad altri testimoni, afferrandolo alla gola e insultandolo: “Per dieci euro ti sei rovinato la vita, mi hai attentato alla vita, burino”.

Il rischio linciaggio

Nel frattempo sulla scena erano arrivati altri tassisti, a loro volta inferociti, e i poliziotti per ragioni di ordine pubblico avevano deciso di non procedere con l’identificazione, temendo che la situazione degenerasse: calmati leggermente gli animi, avevano scortato l’autista Ncc  e passeggera al sicuro. Passeggera che, oltre ad assistere all’intera scena, l’aveva anche ripresa con il suo smartphone, un video che è stato prodotto anche in aula: straniera, e sconvolta nel vedere cosa stava accadendo, aveva più volte chiesto "perché quest'uomo si comporta così?".

Il giorno successivo il conducente Ncc era andato a sporgere denuncia, così come il tassista, che ha sempre riferito di essere invece stato aggredito e intenzionalmente investito. Se in quest’ultimo caso, però, il fascicolo è stato archiviato, la denuncia del conducente Ncc ha portato al rinvio a giudizio per il tassista, che a oltre cinque anni dai fatti è stato condannato con l'accusa di violenza privata: un anno di reclusione, con la sospensione condizionata dal pagamento di un risarcimento di 5.000 euro, oltre al pagamento delle spese processuali. È stato invece assolto dall'accusa di lesioni.

"Il tribunale, con la sentenza di primo grado, ha accertato che nessun investimento ai danni del tassista si è verificato - hanno sottolineato gli avvocati Cosimo Demasi e Sergio Cupellini, che hanno assistito l'autista Ncc - bensì che quest'ultimo ha minacciato l'autista arrivando a posizionarsi sul cofano della sua auto per impedirgli di esercitare la propria attività. Viceversa, la denuncia del tassista nei confronti del nostro assistito è stata archiviata già nella fase delle indagini preliminari".

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