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Cronaca

Idi San Carlo, il Tar: "Stop alla sospensione per trenta giorni"

Proseguirà dunque regolare l'attività del nosocomio. La sospensione era stata richiesta dalla Asl RomaE con un documento consegnato alla dirigenza che attestava carenza igienico-sanitarie nell'ospedale

Dopo l'atto di ieri firmato dal segretario generale della Regione, il Tar del Lazio ha bloccato il provvedimento con cui era stata sospesa l'attività dell'Idi San Carlo di Nancy. Per trenta giorni. Lo ha deciso il presidente della terza sezione quater accogliendo le richieste del gruppo Idi Sanità.

"Ha vinto il buon senso. Bloccare l'ospedale non aiuta il gruppo Idi Sanità a uscire dallo stato di crisi in cui versa. Ciò non toglie che i problemi rimangono: gli adempimenti sollecitati dalla Regione andranno fatti in tempi compatibili". Lo dichiara Massimo Spina, direttore amministrativo del Bambino Gesù e collaboratore del delegato vicario Giuseppe Profiti per l'Idi. Secondo Spina "ora occorre dunque modulare gli interventi necessari secondo quella tempistica che i vertici del gruppo avevano comunicato alla Regione con una relazione dettagliata.

Per noi fa fede la documentazione già presentata che si concludeva con una tabella generale delle priorità, che rappresenta la sintesi delle linee d'intervento stimate come prioritarie. Il piano sarà realizzato compatibilmente con le risorse a disposizione e con l'impegno di pagare un'altra tranche dello stipendio a far data un mese dall'ultima tranche relativa al mese di febbraio. In ogni caso - conclude Spina - l'impegno del gruppo Idi Sanità è volto a scongiurare il fallimento e al contempo ad assicurare la tutela della sicurezza dei pazienti e degli operatori dell'ospedale".

La sospensione del provvedimento con il quale è stata bloccata l'attività dell'ospedale San Carlo di Nancy ha validità un mese. Lo ha deciso il presidente della Terza Sezione quater del Tar del Lazio, Italo Riggio, il quale ha motivato questa decisione con il fatto "di consentire - si legge nel decreto - all'amministrazione regionale il previo esame della relazione predisposta dall'ente ospedaliero relativa allo stato dell'arte della sicurezza e del piano di miglioramento" della struttura ospedaliera stessa.

Per il Tar, sussistono i presupposti di gravità e urgenza per bloccare la sospensione dell'attività del San Carlo "tenuto conto delle evidenziate gravissime conseguenze derivanti dalla immediata interruzione dell'attività sanitaria e dalla forzata dimissione di pazienti bisognosi di cure oncologiche cicliche". Nel suo provvedimento, il presidente Riggio ha comunque riconosciuto che "come dichiarato e verbalizzato in sede di audizione delle parti, la ricorrente struttura ha già posto in essere accorgimenti idonei a
garantire in maniera sufficiente la sicurezza del personale e dei pazienti".

"La Regione Lazio accoglie con rispetto la decisione del Tar e auspica che in questo periodo di tempo vengano predisposti tutti gli atti necessari a garantire la piena sicurezza della struttura per la tutela dei pazienti e dei lavoratori. Questa decisione sicuramente porterà ad un clima più sereno che consentirà di proseguire con la vertenza occupazionale e di rilancio della struttura". Lo afferma una nota della Pisana.

Il provvedimento con cui il Tar ha consentito all'ospedale San Carlo di continuare la sua attività é un'ottima notizia. Ora, in una situazione di maggiore distensione, i servizi sanitari basilari saranno garantiti ai pazienti e i dipendenti potranno continuare a svolgere il loro importante lavoro". Lo dichiara in una nota il Sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno. "La crisi finanziaria che sta colpendo la sanità laziale è un problema serio - aggiunge - ma quando ricade sui cittadini e sui lavoratori rischia di diventare un disastro sociale".

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