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Blitz ambientalista / Tor di Quinto / Via del Foro Italico

Ancora un blitz degli attivisti per l'ambiente: blocco stradale sulla tangenziale est

L'azione dimostrativa su via del Foro Italico a Roma Nord

Seduti al centro della carreggiata hanno srotolato uno striscione ed hanno bloccato il traffico. Ancora un blitz degli attivisti per l'ambiente di Exctinction Rebellion che dopo avere inscenato una protesta lo scorso 6 di dicembre bloccando la circolazione sul grande raccordo anulare sono tornati nuovamente in azione su una grande arteria stradale della Capitale. 

Il blocco intorno alle 10:45 del 8 dicembre su via del Foro Italico, altezza uscita via Salaria. Qui sei attivisti hanno infatti dato vita alla loro protesta bloccando il traffico per oltre mezz'ora. Sul posto sono quindi intervenuti gli agenti del commissariato Villa Glori di polizia che dopo aver fatto spostare gli ambientalisti li hanno accompagnati negli uffici di polizia per essere identificati. La loro posizione è ora al vaglio della Procura.

A spiegare le ragioni del blitz gli stessi ambientalisti: "Dalle 10.45 è stato messo in atto un blocco stradale sulla tangenziale est, via del Foro Italico, da persone preoccupate per il futuro della popolazione italiana, che chiedono l'indizione di Assemblee di Cittadine e Cittadini per deliberare le misure legate alla transizione ecologica. Consapevoli dei rischi, gli attivisti e le attiviste hanno infranto il foglio di via - scrivono in una nota attivisti e attiviste di Extinction Rebellion -. La campagna 'Ultima Generazione- Assemblee ORA' si inserisce in un contesto internazionale dove attivisti/e in Germania, Australia, Gran Bretagna, Svizzera e altri paesi, stanno incrementando l'impatto disobbedienza civile per forzare l'inadempienza dei governi di fronte alla più grande crisi che l'umanità sta affrontando, confrontandosi con repressione e pene severe. In Gran Bretagna nove cittadini del movimento Insulate Britain che avevano bloccato il raccordo che circonda Londra sono stati condannati a pene da 3 a 6 mesi di carcere".

Il blocco sul Raccordo Anulare 

Attivisti di Extinction Rebellion che lo scorso 6 di dicembre avevano attuato una protesta simile sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Provenienti dal Veneto, dalla Toscana e dell'Emilia Romagna gli attivisti dopo essere stati identificati dalla polizia sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata con il Questore che ha adottato nei loro confronti il provvedimento di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nella Capitale. 

Le proteste durante il G20

Attivisti per l'ambiente che erano saliti alla ribalta delle cronache lo scorso fine di ottobre quando a Roma era in corso il G20. Due le manifestazioni non violente attuate dagli attivisti di Extinction Rebellion e di Climate Camp Roma, la prima sabato 30 ottobre quando, giorno di apertura del summit dei grandi della terra, quando attuarono una protesta non violenta simile, su via Cristoforo Colombo, all'altezza del ministero della transizione ecologica. Una cinquantina gli attivisti che intorno alle 8:00 si sdraiarono sulla strada all'altezza del Ministero della Transizione Ecologica. Da qui l'intervento della polizia in tenuta antisommossa che spostò i manifestanti liberando la strada. 

Incatenati ai Mercati Traianei 

Protesta che attuarono anche il giorno dopo, domenica 31 ottobre, con alcuni ambientalisti che si incatenarono davanti i Mercati Traianei, mentre altri attivisti si erabi seduti in terra bloccando momentaneamente la circolazione su via Nazionale. Un'azione di disobbedienza civile per chiedere ai leader ed ai capi di Stato impegnati in questo blindato weekend romano nel summit del G20 alla Nuvola dell'Eur di invertire la rotta che sta determinando il disastro climatico ed ecologico.

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