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Cronaca

Inchiesta bus: "Maxitangente per la segreteria del sindaco Alemanno"

E' quanto dichiarato durante l'interrogatorio del gip da Edoardo D'Incà Levis, manager accusato di aver recuperato il denaro con cui la Breda Menarini avrebbe pagato la mazzetta

Bufera ai piani alti del Campidoglio. Attacchi e polemiche stanno piovendo nelle ultime ore sul sindaco Alemanno per quanto emerso dall'inchiesta del pm romano Paolo Ielo. Al centro una presunta commessa da 20 milioni di euro del 2009 per l'acquisto di 40 bus da parte di Roma Metropolitane, società del Comune di Roma. Appalto che sarebbe stato subordinato, secondo la procura, a una maxi tangente da 600 mila euro realizzato tramite il meccanismo delle sovrafatturazioni. I mezzi, mai entrati in circolazione, sono destinati al corridoio della mobilità Laurentina.

A dare un impulso determinante per fare luce sul caso è stato un imprenditore originario di Verona, ma residente a Praga da 40 anni: Edoardo D'Incà Levis. Arrestato il mese scorso, l'imprenditore ha detto agli inquirenti che il suo ruolo nella vicenda è stato in sostanza quello di procacciare il danaro in nero attraverso il quale la Breda Menarini, una delle aziende fornitrice dei bus, avrebbe pagato la mazzetta. Circostanza che ha portato in carcere qualche giorno fa Roberto Ceraudo, ex amministratore delegato proprio dell'azienda del gruppo Finmeccanica.

"Ceraudo - ha dichiarato l'8 gennaio scorso D'Incà Levis al gip Stefano D'Aprile nel corso dell' interrogatorio di garanzia - fece riferimento alla 'segreteria di Alemanno' come destinataria delle risorse finanziarie". Parlando di una "lobby Rome", D'Incà Levis, ora tornato in libertà, afferma, secondo quanto emerge dal verbale di interrogatorio: "Ceraudo mi disse che la politica voleva ancora soldi; non precisò, né io chiesi, se la segreteria di Alemanno fosse destinataria di tutto o di parte delle risorse". Categorico il sindaco che risponde subito alle accuse.

ALEMANNO - "Escludo nella maniera più assoluta che membri della mia segreteria possano essere tra i destinatari di somme in denaro per questo o per qualsiasi altro affare". "Non ho idea di chi sia il signor D'Inca Levis e né il sottoscritto né la mia segreteria si sono mai occupati di interferire nelle assegnazioni di appalti di qualsiasi genere, compreso ovviamente quello riguardante l'inchiesta in questione". Ma sul sindaco è già bufera e il Pd ne chiede le dimissioni se risultasse vero quanto emerso finora dalle indagini.

OPPOSIZIONE - "Dopo decine e decine di scandali che hanno compito in questi cinque anni gli uomini vicini al sindaco, ora con le tangenti Atac si arriva addirittura alla segreteria dello stesso Alemanno. E' una questione gravissima il coinvolgimento del sindaco che deve essere immediatamente chiarita. Roma è stufa del malaffare e del malgoverno che da cinque anni regnano sul Campidoglio". E' quanto dichiara in una nota il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli.

Tra gli indagati anche l'ormai ex Ad dell'ente Eur Spa, Riccardo Mancini, ritenuto destinatario di una parte della tangente, 150 mila euro, e considerato un fedelissimo del sindaco Gianni Alemanno. Ed oggi Ceraudo è stato interrogato dal pm Ielo per cinque ore a Regina Coeli. L'atto istruttorio si è tenuto a due giorni di distanza dall'interrogatorio di garanzia, avvenuto a Napoli, durante il quale il manager si era avvalso della facoltà di non rispondere. Oggi Ceraudo, invece, ha risposto, ma sull'esito c'é grande riserbo.

Lo stesso Mancini, all'indomani delle dimissioni dalla carica più alta dell'Ente Eur ha parlato oggi della sua gestione e ribadito la piena "fiducia nell'operato della magistratura". "L'anno 2009 - ha aggiunto - è stato chiuso con una perdita di 12,6 mln di euro; il bilancio dell'anno 2010, di mia piena competenza, è stato chiuso con un utile netto di 8,2 mln di euro; il bilancio dell'anno 2011 riportava un utile netto di 9,4 mln di euro mentre il bilancio del 2012 chiude con un utile previsto che sfiora i 10 mln di euro, con un incremento continuo dei ricavi e soprattutto del Margine Operativo Lordo".

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