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Cronaca

Sushi avariato al Romics: il caso finisce in Procura

Il Codacons ha annunciato la presentazione di un esposto contro la Asl e gli organizzatori della kermesse alla nuova Fiera di Roma. In 28 sabato sono rimasti intossicati

Finirà in Procura il caso dei 28 adolescenti rimasti intossicati al Romics sabato scorso. A portarlo, attraverso un esposto, è il Codacons che ha annunciato l'azione contro la Asl e gli organizzatori della kermesse alla nuova Fiera di Roma.

"Vogliamo sapere", spiega l'associazione dei consumatori, "quali controlli siano stati eseguiti sul fronte della sicurezza alimentare e della salute pubblica e se lo stand dove è stato cucinato il sushi avariato avesse tutti i requisiti previsti dalle norme vigenti. Nel caso in cui dovessero emergere irregolarità sul fronte del rispetto delle leggi di settore, chiediamo di accertare le responsabilità degli organizzatori e della Asl territorialmente competente. L'associazione offre intanto ai cittadini intossicati coinvolti nella vicenda la necessaria assistenza legale per ottenere il dovuto risarcimento dei danni subiti".

SABATO SCORSO - In uno stand allestito all'interno di un padiglione ventotto persone si sono sentite male dopo aver assaggiato del sushi. Tutti e 28 hanno dovuto far ricorso al ricovero in ospedale. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e il 118. Dieci le ambulanze intervenute più un'auto medica.

I 28 intossicati sono stati divisi tra i pronto soccorso dell'ospedale Grassi di Ostia, del San Camillo, dell'Aurelia Hospital e del Sant'Eugenio. Nessuno di loro sarebbe in gravi condizioni. Per tutti crampi allo stomaco, nausea e forti mal di testa.

Secondo quanto si è appreso il sushi 'incriminato' proveniva da un ristorante giapponese situato nel quartiere Ostiense.

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