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Cronaca

Ragazza romana muore di meningite a Vienna: tornava dalla Gmg a Cracovia

A darne notizia, un comunicato della CEI. La giovane, Susanna Rufi, si trovava a Vienna. L'ospedale austriaco invita coloro che abbiano visitato Casa Italia ad effettuare il trattamento di profilassi

E' morta di meningite a Vienna Susanna Rufi, una 19enne romana della parrocchia di San Policarpo che aveva partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia. A darne notizia, in un comunicato, è la Conferenza episcopale italiana che invita alla profilassi tutti i ragazzi romani che nei giorni scorsi, a Cracovia, hanno transitato per Casa Italia, il quartier generale dei pellegrini italiani.

"I membri del gruppo di cui faceva parte sono stati già sottoposti alla necessaria profilassi, che consiste nell’assunzione di una compressa di Ciprofloxacina da 500 mg - afferma la nota della Cei -. Dal momento che la giovane ha frequentato Casa Italia, il quartier generale a Cracovia del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei, l’ospedale di Vienna, a livello cautelativo, invita coloro che abbiano visitato la struttura ad effettuare il medesimo trattamento".

"Nel caso in cui qualcuno accusasse sintomi quali febbre alta, mal di testa o di gola, problemi di vista o perdita di conoscenza, deve recarsi subito in ospedale, indicando quale potrebbe esserne la causa. La Chiesa italiana - sottolinea la Cei - si stringe attorno ai familiari della ragazza rimasta vittima, a conclusione di un’esperienza che è stata all’insegna della fraternità e della condivisione".

PROFILASSI - In Veneto il sistema sanitario regionale è stato allertato per rispondere alle richieste di assistenza provenienti dai gruppi di giovani, veneti e non, che hanno partecipato alla GMG e stanno tornando in Italia. Fino alle alle ore 9 di stamattina, riferisce la Regione, nei vari ospedali veneti sono stati accolti e assistiti circa 480 ragazzi e nessuno presentava problemi di salute o particolari sintomi. Sulla base dei racconti dei ragazzi ai medici, è stata decisa ed erogata la prevista profilassi per 246 giovani, per i quali è stata ritenuta prudenzialmente opportuna.

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