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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Suocera e nuora drogano e rapinano 12 anziani. La 51enne già condannata per omicidio

In trasferta da Aprilia sono ritenute colpevoli di furti per 160mila euro messi a segno nella Capitale in 7 mesi

Era stata già condannata a 11 anni per omicidio preterintenzionale Natascia Glaudi, 51 anni, finita in carcere insieme con la nuora, la 30enne Meghi Lucchesi, per aver compiuto diverse rapine a Roma ai danni di anziani, narcotizzandoli. In quell’occasione, circa vent’anni fa, come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare, l’anziana vittima era morta proprio a causa della somministrazione di sostanze psicoattive, in particolare benzodiazepine. Grazie alle indagini condotte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Roma Trastevere e coordinate dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, sono emersi 11 episodi di rapine a danno di 12 anziani commesse nella Capitale tra settembre 2022 e marzo 2023. Il gip di Roma Andrea Fanelli, nell’ordinanza cautelare parla di "assoluta insensibilità" ed "estrema pericolosità" delle due donne mentre per un’altra indagata - una 32enne - il giudice ha dichiarato l’incompetenza territoriale perché i fatti in quel caso erano avvenuti in provincia di Latina. Le accuse per le indagate sono rapina e lesioni aggravate, furto in abitazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento. Nate rispettivamente a San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo e a Campobasso suocera e nuora sono entrambi residenti ad Aprilia, in provincia di Latina. 

L'incubo per nonne e nonni si materializzava sotto forma di aiuto a portare le borse della spesa a casa, doni per figli, nipoti e per le feste di Natale. Ultranovantenni che venivano adescati all'uscita dai supermercati, dalle poste e dai negozi di vicinato e che poi venivano ingannati anche con la scusa di fargli un po' di compagnia. Undici i colpi messi a segno in 7 mesi a danno di 12 vittime - fra le quali due anziane sorelle in zona Pigneto-Prenestino. 

Banda del sonnifero

Il modus operandi 

Un modus operandi assodato quello delle due donne che si articolava in tre distinte fasi: una propedeutica, che consisteva nell'individuazione della vittima. Una esecutiva, ovvero l'adescamento con successivo ingresso nell'abitazione, somministrazione del sonnifero e furto. Infine l'ultima fase, consistente nel prelievo agli atm con i bancomat rubati e nel pagamento di spesa, benzina e persino viaggi all'estero. Un copione assodato: una agiva e l'altra faceva da fiancheggiatrice. Prima svolgendo la funzione da palo, poi aiutando la complice nella ricerca del bottino in casa una volta stordite le vittime. A incastrarle la presenza di entrambe in tutti i casi di rapina accertati dai carabinieri e di una Fiat Panda grigia, poi risultata intestata a un familiare delle due.  

La banda del sonnifero

Una lunga lista di vittime quelle di Natascia Guidi e Meghi Lucchesi. A dare il via alle indagini un 91enne, narcotizzato e poi rapinato nella sua abitazione di Bravetta. Addormentato con del benzodiazepine comprato poco prima in una farmacia di zona. L'anziano venne agganciato all'uscita da uno studio medico. Convinto a farsi aprire la porta di casa venne poi rapinato di carta d'identità, telefono cellulare e bancomat - con il quale vennero effettuati diversi prelievi. Era il 9 settembre del 2022 quando l'uomo venne poi ritrovato dalla figlia in stato d'incoscienza nell'appartamento messo a soqquadro dalle rapinatrici. Il 24 settembre una seconda rapina, questa volta a Primavalle. Vittima un 86enne, adescato all'uscita da un supermercato e poi convinto da una delle donne a farsi aiutare a portare le buste della spesa a casa. Poi venne drogato e derubato di 200 euro, bancomat e monili in oro. 

Anziani drogati e rapinati: il video 

Anziani nel mirino 

Poi una serie di rapine consecutive: il 6 novembre dello scorso anno a danno di un 85enne residente a Torpignattara, con l'uomo che non solo venne rapinato dopo essere stato adescato al parco di Villa Gordiani ma anche picchiato come riferì poi alla polizia: "Mi hanno menato. Volevano sapere dove erano i soldi". Tre giorni dopo vittima fu un 83enne, rapinato anche della carta del reddito di cittadinanza nella sua abitazione al Mandrione. Uomini ma anche donne, come accadde invece prima, il 27 giugno, quando nel mirino delle due finì una 83enne residente all'Appo Tuscolano. Il 6 dicembre vittima fu un uomo di 74 anni, rapinato sempre all'Appio Tuscolano dopo essere stato agganciato al parco di Villa Fiorelli. Prima di loro, il 26 ottobre, nella tela delle due finì un anziano residente a Marconi. 

Due rapine lo stesso giorno 

E ancora: il 7 dicembre vittima fu una 91enne, rapinata di denaro, monili e cellulari nella sua abitazione ad Arco di Travertino. La donna in quel caso venne adescata fuori da un supermercato con la scusa di aiutarla a portare le buste della spesa a casa. In quel caso la vittima riferì che le due donne - prima di farla addormentare - si dissero: "Bevi che grazie alla signora andiamo in Spagna". Sette dicembre che fu fatale anche per due sorelle - di 93 e 81 anni - rapinate con le stesse modalità nella loro abitazione di Centocelle. 

Tre giorni dopo - il 10 dicembre 2022 - ancora un colpo a Centocelle, a danno di una 84enne, adescata con la scusa della vendita di una stella di Natale. Stesse tecnica utilizzata il successivo 15 dicembre per svaligiare la casa di una 84enne a Monteverde. 

Anziani raggirati: identikit del truffatore e le tecniche utilizzate 

L'identikit delle rapinatrici 

A incastrare le due anche gli identikit forniti dalle vittime:" donna di circa 50 anni, altezza media statura, corporatura robusta, carnagione olivastra, occhi scuri, capelli neri lunghi fino alle spalle. Ben vestita, parla bene italiano". Mentre per la nuora le vittime fornivano la descrizione di "una donna di circa 30 anni, statura media, carnagione scura, occhi scuri, capello lisci neri e lunghi. Italiana". 

Pianificazione dei reati 

Il gip sottolinea le "allarmanti modalità di commissione dei reati" ai danni di "soggetti ultrasessantacinquenni, perlopiù ottantenni e novantenni", con un "modus operandi che presuppone un’accurata pianificazione dei reati, attraverso sopralluoghi preliminari presso le abitazioni delle vittime, attraverso lo studio dei luoghi abitualmente frequentati al fine di poterle adescare (offrendo loro aiuto nel portare le buste della spesa, ecc) per conquistare la loro fiducia". Agli anziani venivano poi date bevande con all’interno sostanze narcotizzanti. "L’estrema pericolosità delle condotte discende dal fatto che le sostanze narcotizzanti, benzodiazepine, che sono particolarmente insidiose – scrive il gip – sono state somministrate a soggetti molto anziani che notoriamente sono portatori di diverse patologie legate all’età avanzata, con il rischio di gravi conseguenze per la loro salute  (come sembra essere accaduto per una delle vittime’’ narcotizzata dalle due donne, ‘’deceduto a distanza di 5 giorni dall’ingestione della sostanza".

Elevata caratura criminale

"L’elevata caratura criminale" delle due indagate è "mostrata inoltre dal fatto che hanno continuato a commettere le rapine, l’ultima il marzo scorso – conclude il gip Andrea Fanelli - anche dopo che lo scorso dicembre erano state sottoposte a perquisizione e trovate in possesso della refurtiva di una rapina commessa pochi minuti prima ai danni di un’anziana, con ciò mostrando un totale sprezzo del pericolo di essere scoperte e una notevole determinazione a delinquere".
 

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