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Cronaca San Basilio / Via Aldo Sandulli

Gay suicida a Torraccia, i genitori: "Non avevamo capito i suoi tormenti"

Il padre e la madre del giovane che si è tolto la vita in via Sandulli ascoltati in procura. Gli inquirenti analizzano il profilo Facebook ed il pc del 14enne

"Non avevamo capito cosa stesse vivendo e i tormenti legati alla sua sfera privata". E' quanto hanno raccontato agli inquirenti della procura capitolina i genitori del 14enne che la notte tra l’7 e l’8 agosto si è tolto la vita lanciandosi dal terrazzo condominiale di un palazzo di via Aldo Sandulli, in zona Torraccia-San Basilio.  Una morte che ha lasciato sgomento non solamente il quartiere nella periferia est della Capitale dove viveva, ma tutta l'opinione pubblica che chiede a gran voce l'approvazione di una legge contro l'omofobia.

QUADRO FAMILIARE - Il padre e la madre del ragazzo sono già stati sentiti in procura ma chi indaga non esclude una nuova convocazione per chiarire ulteriormente il "quadro familiare" in cui si è consumata la tragedia. In base a quanto filtra a piazzale Clodio, i genitori si sarebbero limitati a raccontare che il loro figlio unico aveva fatto alcuni accenni a questioni di natura personale ma senza mai approfondire la questione.

ATTIVITA' ISTRUTTORIA - Gli elementi che al momento i pm hanno a disposizione descrivono una famiglia molto chiusa in cui i genitori seguivano in modo costante il ragazzo. Nei prossimi giorni continuerà l'attività istruttoria con altre audizioni tra cui anche quelle dei docenti del giovane e dei compagni di scuola. Intenzione dei magistrati è capire se oltre alla lettera in cui il ragazzo motiverebbe il gesto legandolo alla sua omosessualità, ci fossero stati già in passato segnali su un disagio interiore o vessazioni da parte di qualcuno.

FASCISCOLO 'K' - Al momento, comunque, il fascicolo è rubricato come 'K', cioè senza ipotesi di reato e indagati ma non si esclude che si possa ipotizzare l'istigazione al suicidio. Alla luce di ciò gli inquirenti acquisiranno i dati presenti nel pc che in casa veniva utilizzato da tutta la famiglia e cercheranno nella cronologia del profilo facebook del ragazzo elementi utili alle indagini così come quelli presenti sul telefonino. Infine l'autopsia, svolta presso l’istituto di medicina legale de La Sapienza, ha confermato che la morte è stata causata all'impatto della caduta.

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