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Stupro a Villa Gordiani, al setaccio le telecamere di zona: la vittima potrebbe essere stata seguita

Le indagini della Squadra Mobile proseguono, ma nel frattempo la comunità ha risposto presente sostenendo la vittima con un sit in nel parco

La svolta nelle indagini potrebbe arrivare nelle prossime ore. Chi ha aggredito e stuprato la ragazza di 22 anni, vittima di una  violenza sessuale nel parco di Villa Gordiani alle 6 del mattino di due giorni fa, potrebbe essere stato ripreso dall'occhio elettronico delle telecamere di sorveglianza degli esercizi commerciali di zona. 

Sulle indagini della polizia di Stato c'è il massimo riserbo, ma il setaccio dei frame della videosorveglianza esterna di alcuni esercizi commerciali del quartiere - soprattutto quella di un minimarket in particolare - potrebbero contenere indizi importanti per arrivare all'identificazione dell'aggressore.

L'uomo, secondo la prima ricostruzione di chi indaga, potrebbe aver immobilizzato alle spalle la ragazza di ventidue anni mentre faceva jogging per poi trascinarla in un luogo appartato, abusando di lei. Gli agenti della Squadra mobile lavorano a 360 gradi per dare un volto e un nome all'autore della violenza sessuale. 

Gli inquirenti, inoltre, non escludono che la donna possa essere stata seguita e magari anche "studiata", nei giorni precedenti all'abuso. Insomma, un'aggressione premeditata. La giovane potrebbe essere sentita di nuovo nelle prossime ore, anche con il supporto di personale specializzato nei casi di 'codice rosa'.

Nel frattempo ieri Villa Gordiani si è stretta intorno alla vittima. "Non sei sola, il quartiere è con te".  Lo striscione affisso all'ingresso del parco è l’emblema di una comunità profondamente scossa dall'accaduto. Oltre 1500 le persone che, nonostante la pioggia, nel pomeriggio di sabato 6 marzo hanno partecipato al presidio organizzato da associazioni, comitati e collettivi di zona "per dire basta alla violenza sulle donne".

"All'aggressione sessuale di venerdì dobbiamo dare subito una risposta collettiva e pubblica per evitare di scadere nel vittimismo, nella retorica maschilista delle ronde e nella militarizzazione del quartiere" si leggeva sui volantini distribuiti dai promotori del presidio tra cui GAM Villa Gordiani, ASD Villa Gordiani, il Comitato di Lotta e il Collettivo Liceo Benedetto da Norcia. 

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