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Cronaca Nomentano / Via dei Villini

Stupro via dei villini, fermati due somali: infuria la polemica

Due di loro sono stati bloccati dagli stessi rifugiati. Un terzo trovato poche ore dopo. Uno dei tre è stato rilasciato nel corso della notte. Ad inchiodarli alcuni testimoni e il riconoscimento della vittima

Ci sono due fermi per lo stupro di via dei Villini del quale è rimasta vittima una 20enne italiana di origini croate. Si tratta di rifugiati somali. Due di loro erano stati bloccati dai loro stessi connazionali con i quali condividevano la struttura di via dei Villini. L'altro è stato rintracciato dalla mobile diretta da Vittorio Rizzi poche ore dopo. Nel corso della notte, a seguito di accertamenti, uno dei tre è stato rilasciato.

Ad inchiodarli alcuni testimoni oltre che il riconoscimento da parte della vittima. La prova definitiva però è attesa, come accade spesso in questi casi, dal test del dna.

Nella serata dello stupro, non appena i contorni sono stati chiariti ed è stato accertato che teatro della violenza era stata quell'ambasciata abbandonata, 72 somali sono stati sgomberati e trasportati all'ufficio stranieri. Un'azione questa che non ha potuto evitare il divampare delle polemiche.

Al centro delle polemiche il sindaco che al termine del vertice sulla sicurezza in prefettura non ha mancato di chiedere lo sgombero e l'espulsione degli immigrati somali: "Lo stabile di via dei Villini va immediatamente sgomberato e i settanta rifugiati politici somali che lo occupano vanno espulsi. Anche l'ambasciatore somalo e le persone oggi presenti hanno detto che per loro i tre somali fermati sono dei delinquenti".

Contro di lui tutta l'opposizione. Miccoli, segretario Pd Lazio,
va giù duro: "A Roma siamo alla terza violenza sessuale in dieci giorni. E' ormai la Capitale degli stupri. Un triste e agghiacciante record che testimonia il fallimento totale, anche sul versante sicurezza, della gestione Alemanno, il peggior sindaco che questa città abbia mai avuto. Fra l'altro il degrado nell'ex ambasciata somala era stato denunciato al sindaco proprio poco tempo fa da numerose associazioni e comitati di cittadini. Ma il sindaco, che ha dimenticato quanto sulla sicurezza aveva clamorosamente e demagogicamente promesso durante la sua campagna elettorale, ormai pensa solo alle Olimpiadi. E non è intervenuto. Perché della gestione quotidiana di Roma Alemanno se ne disinteressa completamente. E i risultati negativi si vedono ampiamente. Roma crolla a pezzi, è sporca, sempre meno sicura, con tasse record e disoccupazione galoppante".
 

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