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Cronaca Montesacro / Viale Tirreno

Montesacro, violentata e rapinata in casa mentre i figli dormono

La vittima, una 38enne, è stata avvicinata in viale Tirreno da tre conoscenti che al rifiuto di alcune avances sessuali l'hanno raggiunta in casa abusando di lei

E' stata importunata all'uscita del bar dove aveva comprato le sigarette prima di tornare a casa dopo una dura giornata di lavoro. Da prima una richiesta esplicita di fare sesso avanzata nei confronti di una donna di 38 anni da tre giovani, due 19enni ed un minore, che dopo aver ricevuto un netto rifiuto l'hanno seguita fin sotto casa. Quindi la violenza, con i tre che l'hanno prima spinta con la forza nella sua abitazione e poi abusata sessualmente mentre il terzo complice le 'ripuliva' l'appartamento. Tentativo interrotto nel momento in cui i tre si sono resi conti che in una delle stanze c'erano i suoi figli minori che stavano dormendo. Da qui la fuga, non prima di aver afferrato il bottino.

IMPORTUNATA IN VIA TIRRENO - L'episodio è accaduto lo scorso 3 marzo alle due del mattino. La 38enne, dopo una giornata trascorsa a lavorare, come cameriera, in un ristorante nella zona di Montesascro, prima di rincasare si è fermata in un bar di viale Tirreno per prendere una consumazione e comprare le sigarette. Uscita poco dopo, prima di risalire sullo scooter che l’avrebbe riaccompagnata a casa, ha notato tre giovani, conosciuti di vista. I giovani, dopo averla raggiunta e affiancata, l’hanno importunata con richieste sessuali. La vittima a quel punto li ha respinti con determinazione. Dopo poco i giovani si sono allontanati.

VIOLENZA DENTRO CASA - Giunta sotto casa e parcheggiato il suo motorino, la donna si è quindi diretta verso il portone. I tre però sono sbucati improvvisamente dal buio e dopo averla aggredita l’hanno seguita sulle scale. Bloccata definitivamente prima che potesse entrare all’interno del suo appartamento, mentre due dei ragazzi l'hanno immobilizzata, un terzo si è impossessato delle chiavi. Una volta aperta  la porta, la vittima è stata spinta all'interno con la forza.

GEMELLI VIOLENTI - Appena entrati, la vittima è stata “sbattuta” sul divano del salone da uno dei due gemelli, Lorenzo e Marco Bianconi, e dal terzo uomo. I due gemelli hanno quindi iniziato a toccarla nelle parti intime esibendo i genitali, mentre l’altro giovane si è messo a girare per casa razziando la malcapitata di tutti gli oggetti di valore. Quando si è accorto che in una delle stanze c’erano due bambini che dormivano in compagnia di una donna adulta, ha avvisato gli altri due che a quel punto hanno smesso di molestare la vittima fuggendo via.

STATO DI SHOCK - Solo a questo punto, uscita dallo stato di shock che la vicenda le aveva provocato, la donna è riuscita a gridare e a dare l’allarme alla madre che dormiva nell’altra stanza. Insieme hanno chiamato gli agenti del commissariato Fidene-Serpentara. Giunti sul posto hanno subito avviato le indagini mentre la donna, a causa delle ferite riportate durante la colluttazione con i tre uomini è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari in un ospedale dove i dottori le hanno dato alcuni giorni di prognosi.

REITERAZIONE DEL REATO - Circa una settimana dopo, con le indagini in pieno svolgimento, la donna è stata costretta a ricorrere ancora una volta all’intervento della Polizia. Rientrando a casa infatti, ha notato tre persone, poi rivelatesi essere i tre aggressori del 3 marzo e un quarto uomo. Il branco la stava aspettando nei pressi della sua abitazione con chiari intenti intimidatori. All’arrivo della Volante, i quattro si erano già dileguati. I poliziotti sono comunque riusciti a rintracciare il quarto uomo mentre si stava dileguando, a bordo di un autobus di linea e ad identificarlo.

FERMATI A VAL MELAINA - Riusciti a dare un volto e un nome agli aggressori di quella sera, gli investigatori di Fidene, sotto il coordinamento del pool della Procura della Repubblica che si occupa di reati sessuali, hanno predisposto una serie  di servizi e appostamenti nei luoghi solitamente frequentati dai ricercati. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, nella serata di ieri sono riusciti a rintracciarli, in compagnia del minore, in via Gorogona, a Val Melaina, nei pressi di una sala giochi. Identificati, i due fratelli gemelli, i 19enne Lorenzo e Marco Bianconi, sono stati accompagnati in ufficio insieme al minore di 17 anni.

FERMO GIUDIZIARIO - Perquisite le loro abitazioni gli investigatori hanno recuperato sei cellulari, di probabile provenienza furtiva, a casa del minore. A casa di uno dei fratelli invece è stato recuperato uno dei  due telefoni rapinati alla vittima. Al termine degli accertamenti per i due è scattato il fermo di indiziato di delitto ed ora sono rinchiusi nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gravi le accuse nei loro confronti. Oltre che della rapina infatti dovranno rispondere anche della violenza sessuale. Per gli stessi reati è stato indagato in stato di libertà il minore.

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