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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Guidonia Montecelio

Stupro a Guidonia: analisi delle videocamere e rilievi di Dna, branco alle strette

Le indagini sono vicine alla svolta grazie all'analisi del Dna trovato nei pressi del luogo dello stupro e la testimonianza

"Il quadro di quanto accaduto è completo". Il procuratore Francesco Menditto è chiaro e gli inquirenti stanno stringendo il cerchio attorno al branco che l'altra notte ha violentato una donna di 43 anni vicino Roma, in una strada secondaria che collega via di Casal Bianco con via della Selciatella, nell'area periferica di Guidonia. 

Lo stupro di gruppo a Guidonia

La vittima è stata costretta con la forza a salire in auto, una Fiat Panda rossa, e stuprata da più persone. Probabilmente quattro. La donna che rientrava a casa stava attendendo l'autobus, quando sotto la minaccia di un coltello è stata portata in una zona isolata nei pressi del casello A1 di Guidonia: qui ha subito la violenza.

A turno hanno abusato di lei. La donna, bloccata, è stata anche presa a morsi, picchiata e minacciata con un coccio di bottiglia. Alla fine della violenza di gruppo, è stata lasciata in strada. "Avevo paura che mi avrebbero ammazzata", ha raccontato la vittima ai soccorritori. Ora è caccia al branco che potrebbe aver compiuto altre violenze che non sono state denunciate. La procura di Tivoli procede per i reati di "sequestro di persona" e "violenza sessuale".

Stupro di Guidonia: indaga la Procura di Tivoli

Gli agenti del commissariato di Tivoli stanno vagliando le registrazioni delle telecamere lungo il percorso effettuato dalla macchina. Una di queste potrebbe, infatti, aver ripreso la targa dell'auto lungo il tragitto su via Tiburtina, all'altezza della metro Rebibbia, dirigendosi verso fuori città. Ma non solo. La squadra della Polizia Scientifica, dopo un sopralluogo nella zona dell'orrore, ha anche acquisito cicche di sigarette, fazzoletti e cocci di bottiglia. 

Elementi analizzati nei labaratori dai quali si potrebbe estrapolare del Dna utile alle indagini ed avere così uno o più nomi del branco. La vittima, ed altri testimoni, sono stati ascoltati nel fine settimana. Le indagini, quindi, proseguono spedite come conferma il pm Menditto che lavora per stringere il cerchio attorno al branco. 

La zona tra violenze sessuali e degrado

La zona compresa fra via di Tor Mastorta e via della Selciatella è una terra di nessuno, spesso utilizzata come una discarica a cielo aperto dove sono accumulati frigoriferi, divani, mobili, pezzi di automobili e copertoni. Una serie incredibile di rifiuti di ogni sorta. Degrado e violenze sessuali come nel 2009 quando un branco di 5 uomini abusò di una ragazza che, all'epoca dei fatti, aveva 21 anni.

La giovane era in compagnia del suo ragazzo. La coppia si era appartata, poi è stata avvicinata dai malintenzionati che hanno dato seguito alla violenza, prima su di lui, picchiato e messo nel bagagliaio della loro auto, e poi su di lei.

Il supporto del sindaco di Guidonia

Nel frattempo l'amministrazione comunale di Guidonia Montecelio si dice vicina alla donna vittima di violenza: "Condanno fermamente quanto accaduto e offro alla nostra concittadina ogni genere di supporto che possa essere di aiuto in questo difficilissimo momento. Nelle prossime ore contatterò la Procura di Tivoli per avere informazioni sulle indagini e darò la massima collaborazione dell'Ente, affinché i responsabili della violenza siano assicurati quanto prima alla giustizia", commenta il sindaco di Guidonia Michel Barbet.

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