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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Portuense

Stupro di Capodanno: parla la sicurezza di Amore09

Il giorno dopo la confessione del responsabile dello stupro avvenuto la notte di Capodanno parla uno dei responsabili della sicurezza di Amore09 che avanza qualche dubbio su orario e luogo del fatto

Fare la sicurezza nei locali è sempre un ruolo molto delicato. Soprattutto in eventi come il capodanno, ancora di più in circostanze come l’ultimo capodanno che si è svolto alla Nuova Fiera di Roma, per il quale erano previste migliaia di persone da tutta Europa. Ci si deve mostrare doppiamente cortesi e gentili per fugare i pregiudizi derivanti il più delle volte da una corporatura necessariamente robusta, e non sempre si ha a che fare con persone collaborative e molto lucide.

Di solito i ragazzi della sicurezza si conoscono precedentemente, al di fuori dell’evento o del locale per cui lavorano: magari frequentano la stessa palestra, giocano nella stessa squadra di rugby o più semplicemente lavorano nella stessa agenzia, in ogni caso è sempre preferibile conoscere fino a fidarsi, di chi si ha al proprio fianco per fronteggiare situazioni di emergenza, come successe all’ultimo capodanno che si è svolto nei locali della vecchia Fiera di Roma, quando una valanga umana è riuscita a sradicare l’enorme inferriata che si vede da Viale Cristoforo Colombo.

“Quest’anno, a differenza della vecchia Fiera di Roma, non ci sono state scene di panico collettivo, che potevano sfociare in qualcosa di tragico” a parlare è L. F., che all’evento patrocinato dal Comune di Roma per festeggiare il capodanno è stato uno dei responsabili della sicurezza dei padiglioni 1 e 2 della Nuova Fiera di Roma, la nuova location al confine con Fiumicino, “purtroppo però si è verificata la violenza su quella ragazza”.

Proprio ieri il responsabile dell’aggressione si è costituito, eppure per L.F. c’è qualcosa che da subito non coincide tra il resoconto fornito dalla ragazza e quello che hanno vissuto i ragazzi della sicurezza, come ad esempio gli orari: “La vittima, alla quale va tutta la nostra solidarietà, secondo la versione riportata su molti quotidiani sarebbe stata ritrovata dopo la violenza verso le 4.30, mentre lei stessa ha dichiarato che si è recata verso i bagni, dove è stata aggredita, quando in uno dei padiglioni suonava Sven Vath, un deejay che ha intrattenuto i ragazzi tra le ore 23 e le 00.30, come risulta anche dalle locandine che hanno pubblicizzato l’evento”.

La vittima inoltre ha sempre affermato che ai bagni del padiglione 1 non c’era vigilanza: “Eppure in quel punto era stato predisposto il ritrovo delle ambulanze, per tutta la sera ce ne sono state sempre due ferme e tra l’altro proprio da lì è partito il mezzo che ha soccorso la ragazza”. Non solo, secondo L.F. infatti, sempre ai bagni del padiglione 1 c’è stata la fila di persone è durata tutta la notte, inoltre si trovavano 6 persone fisse della sicurezza con i fratini arancioni. “E’ molto strano che nessuno abbia sentito le urla della ragazza, anche perché lì la musica non era forte”.

Rimangono molti dubbi dunque e qualche ipotesi: forse il luogo della violenza è stato un altro e non l’area del padiglione 1 o addirittura all’esterno dell’area della nuova fiera. Ipotesi che per fortuna non servono a rintracciare il responsabile del folle gesto.
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