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Cronaca Centro Storico / Via delle Terme di Traiano

Australiana violentata: lo stupratore tentò di uccidere una donna

Eduard Oprea era stato scarcerato lo scorso mese di giugno dopo essere stato arrestato per aver tentato di accoltellare una sua connazionale

Era stato scarcerato lo scorso 30 giugno dopo essere stato arrestato 16 mesi prima per un tentato omicidio a danno di una prostituta di cui era stato protettore. Questo l'inquietante precedente di Eduard Oprea il romeno fermato ieri dalla polizia in quanto ritenuto autore dello stupro di una turista australiana avvenuto la notte fra sabato e domenica scorsi al Colle Oppio. Era il febbraio del 2015 quando l'allora 39enne venne trovato con i vestiti ancora sporchi di sangue nella zona dell'Esquilino. Qui, in una affittacamere di via Cairoli, aveva infatti aggredito violentemente una connazionale a calci e pugni sino a provare ad accoltellarla. Motivo della violenza, la richiesta da parte del senza fissa dimora di avere denaro dalla donna, una prostituta, di cui era stato protettore.

OBBLIGO DI FIRMA - A sventare il tentato omicidio la stessa vittima, che riuscì a fuggire alle violenze dell'uomo che poi venne trovato in strada dagli agenti del Commissariato Esquilino che lo arrestarono con le accuse di tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione. Associato nel carcere di Regina Coeli, Eduard Oprea era stato scarcerato lo scorso 30 giugno con obbligo di firma alla polizia. Indiziato di delitto per lo stupro della turista australiana la Procura di Roma ha chiesto al Gip la convalida del fermo. Dovrà difendersi dalle accuse di violenza sessuale, rapina e lesioni in attesa dell'interrogatorio di garanzia previsto tra oggi e domani.

STUPRATA AL COLLE OPPIO - Eduard Oprea è ritenuto infatti l'autore dello stupro a danno della turista australiana soccorsa dall'ambulanza del 118 dopo essere stata trovata in stato di choc in via delle Terme di Traiano, nella zona del Colle Oppio. Trovata da un'automobilista, la 49enne di Canberra si trova ancora all'ospedale San Giovanni dove i medici le hanno riscontrato i segni dell'avvenuta violenza sessuale. Uno stupro maturato poco prima, quando la turista, a Roma per un viaggio-studio, aveva incontrato il 40enne romeno in un locale sempre nella zona di Termini

LA FUGA E L'ARRESTO - Usciti dal locale Eduard Oprea si è poi offerto di accompagnare la 49enne a casa. Arrivati nella zona del Colosseo, l'uomo ha poi provato a baciare la donna. Al rifiuto della australiana l'ha però colpita violentemente al volto con un pugno. Poi la rapina, di soldi e monili in oro, lo stupro ed il tentativo di far perdere le proprie tracce. Identificato nel volgere di poche ore gli investigatori si sono messi sulle sue tracce riuscendo a stanarlo nella giornata di ieri su un treno regionale della Viterbo-Roma con indosso 1000 dollari australiani ed i gioielli rubati alla turista australiana. Secondo gli inquirenti, a differenza di una delle ipotesi investigative iniziali, l'uomo avrebbe agito da solo senza l'aiuto di nessun complice. 

IL PLAUSO DEL QUESTORE - Rintracciato ed arrestato dagli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Viminale, diretti dal dottor Luigi Silipo e dalla dottoressa Giovanna Petrocca nel pomeriggio di ieri il Questore di Roma Nicolò D'Angelo ha incontrato gli investigatori per rivolgere loro l’apprezzamento per aver concluso tempestivamente e con successo le indagini.

CONTROLLI AL COLLE OPPIO - Nell’occasione, il Questore ha potuto constatare come le indagini siano state facilitate dalla profonda conoscenza da parte della Polizia di Stato del territorio in cui è maturata la violenza, grazie ai costanti servizi di pattugliamento ed identificazione che la Squadra Mobile svolge quotidianamente nell’intera area. Il Colle Oppio infatti, è oggetto di pattugliamento nell’arco dell’intera giornata anche con l’impiego di pattuglie a cavallo, unità cinofile e Reparto Prevenzione Crimine.

INCREMENTO DEI CONTROLLI - Tali servizi saranno ulteriormente incrementati con l’auspicio che l’area sia interessata anche da interventi di riqualificazione, pulizia e custodia,  in particolare durante la notte con la chiusura dei cancelli di accesso al parco. Non c’è dubbio infatti, hanno sottolineato gli investigatori, come l’azione di Polizia risulti a livello preventivo più efficace ove sviluppata su aree prive di situazioni di abbandono e degrado.

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