Stupratore seriale, ecco gli indizi: una Smart, un identikit e un rituale
Tre le violenze di cui è ritenuto responsabile. La sera prima dello stupro di Tor Carbone ha provato ad aggredire una poliziotta. Le 4 vittime saranno riascoltate dagli inquirenti per far emergere nuovi indizi
SI MUOVE IN SMART
Oltre all' identikit , tracciato grazie alla testimonianza della studentessa, l'elemento più importante nelle indagini è quello relativo all'auto utilizzata dall'uomo. Si tratterebbe di una Smart, di colore grigia di cui gli inquirenti sarebbero il possesso delle prime cifre della targa.
LA TESTIMONE
La sera prima l'uomo incappucciato ha tentato di aggredire una poliziotta nella stessa zona. Proprio la sua testimonianza ha fornito ulteriori elementi che danno ulteriore corpo all'ipotesi dello stupratore seriale. Secondo indiscrezioni, le tre donne violentate e quella sfuggita alla violenza potrebbero essere riascoltate dagli investigatori della polizia per cercare, con le loro dichiarazioni di ricavare elementi apparentemente poco importanti ma che invece possano dare una direzione più precisa alle indagini. Finora le testimonianze rese hanno portato a far emergere l'identikit e alcuni elementi come il mephisto nero calzato in testa.
IL DNA
Sugli esami del Dna non c'è ancora l'ufficialità. Dalla questura sottolineano che occorre qualche giorno. Tuttavia alcune indiscrezioni sono filtrate e a quanto pare parte del codice genetico raccolto per le violenze della Bufalotta e di Tor Carbone coincide. Inoltre lo scotch utilizzato sarebbe dello stesso tipo.
C'é una sorta di rituale, che l'aggressore mette in atto quando approccia le sue vittime, forse una frase, forse un modo di fare. La polizia sta concentrandosi proprio sul profilo psicologico dell'uomo. Insomma il quadro per uno stupratore seriale sembra davvero essere completo.